Michael Gerash

» Nome: Michael
» Cognome: Gerash
» Soprannome:Non è un vero e proprio soprannome, però molti lo chiamano Mike
» Sesso: Maschio
» Età: 15
» Classe: Radiant Sun
» Livello: 2
» Punti Exp: 15
» Gruppo sanguigno: B
» Razza: umano esper
»Segni particolari: tatuaggio intorno all'occhio sinistro; occhi color rosso sangue.
» Abilità Innate:DARKBALL: evoca sfere nere di varie dimensioni, con una grandezza massima di 1 metro di diametro, indistruttibili e inamovibili. Il loro aspetto è simile a quello di una bolla nera. Non è possibile vederci attraverso, persino la luce fa fatica ad attraversarle. Con ogni utilizzo può evocarne una della dimensione voluta che resta sospesa dove è stata evocata fino a quando l'evocatore non decide di annullarla, o dopo 10 minuti, quale delle due accade prima. All'interno sono vuote, quindi possono essere utilizzate per contenere oggetti di vario genere. L'evocazione viene effettuata alla velocità del pensiero, ma non più di una volta al secondo. Compaiono istantaneamente, occupando nello stesso momento tutti i punti della loro area. Lo spessore varia da meno di 1/10mm ad 1mm.

SEMI-DARKBALL: come le darkball, tranne per il fatto che sono semisfere.

Il numero massimo contemporaneamente esistenti è una qualsiasi combinazione di darkball e/o semi-darkball la cui somma non superi 10 e, più ne evoca, più le ultime evocate risulteranno piccole.

darkball--------semi-darkball

» Poteri: IPERPENSIERO: aumenta oltre l'inverosimile la velocità del mio pensiero per un secondo. E' come se il mondo fosse incredibilmente rallentato ed il mio pensiero, ma non il mio corpo, si muovesse alla normale velocità.
Effetti:
-posso evocare una qualsiasi combinazione di darkball e/o semi-darkball in un secondo a patto che la loro somma non sia superiore a 2
(esempi: d+sd; d+d; sd+sd)
-riflessi esponenzialmente incrementati che mi permettono alle volte di compiere azioni normalmente impossibili, quali schivare una pallottola
-ragionamenti e riflessioni che normalmente richiederebbero più tempo vengono eseguiti in meno di un secondo
Utilizzare l'iperpensiero è mentalmente stancante e, dopo averlo usato, ho un gran mal di testa per alcuni turni. Durante questo periodo non posso riutilizzarlo per alcun motivo. Si attiva istantaneamente, a volte da solo per autodifesa.
Ogni 2 livelli la durata massima aumenta di un secondo, fino a 6 al livello 10.
Tempo di cooldown:


RAIMBOW FROG: ora si spiega l'origine della strana colorazione dei suoi occhi: desiderava che tutto ciò che gli è accaduto prima di entrare alla Heiwa fosse un illusione, e l'incontro con la rana arcobaleno ha liberato il potere sopito negli occhi rossi. Dall'incontro con questa rana in grado di provocare illusioni in chi la incontri deriva anche il nome del potere, che consiste quindi nella capacità di generare delle illusioni. Qualunque tipo di illusioni, complete di suoni e suggestione mentale, perchè è di questo che si tratta. Michael deve guardare il bersaglio (o i bersagli) negli occhi e, da quel momento fino alla fine del potere (cioè finchè lo annulla lui o qualcun altro), è in grado di far vedere e provare tutto quello che vuole utilizzando delle allucinazioni visibili solo al bersaglio(o ai bersagli).
Guardando il bersaglio negli occhi crea un collegamento fra la sua e la propria mente, permettendosi di vedere e controllare in tempo reale le illusioni che invia al bersaglio. Questo collegamento è a senso unico, quindi non si può inviare niente a Michael, ed è anche chiuso, quindi un esterno non può collegarvisi. Inoltre, una volta stabilito il contatto non è necessario continuare a guardarsi negli occhi.
Può collegare contemporaneamente fino a tre bersagli, e può fare vedere ad ognuno di essi delle cose diverse. Il collegamento può essere effettuato in qualunque momento durante la durata del potere, ma cesseranno comunque tutti insieme al termine della durata del primo utilizzo. Se vuole, Michael può tagliare un collegamento, o anche fare cessare il potere, in anticipo. Il tempo di cooldown non cambierà.
Durata massima: tre turni.
Cooldown:



» Armi: Kurokizuato&Kaminari kurai
Si tratta di due lame nere, leggermente più corte delle semplici katane. Sono fatte di un metallo molto leggero e resistente, questo permette di fare attacchi potenti e veloci. Hanno entrambe un fodero semplice di colore nero, senza incisioni particolari.
lungezza: 60cm impugnatura compresa. Vengono tenute entrambe al fianco sinistro.

TRASCRIZIONE DEL DETTATO SCRITTO IN DATA 6/7/XXXX
Mi chiamo Michael, Michael Gerash. E' probabile che nessuno di voi abbia mai sentito parlare di me in quanto vivo, o almeno vivevo, nel più completo anonimato. Poichè dovrete conoscermi in un modo o nell'altro, tanto vale che esponga io stesso la mia storia sin da subito. Durante il racconto cercherò di non uscire di testa, ma non garantisco niente.
Hai scritto tutto? Si? Ottimo, allora procediamo.
Per cominciare parlerò della mia famiglia. Tutti i miei parenti sono esper, agiscono principalmente in segreto ed hanno tutti il tatuaggio sull'occhio.
I membri della mia famiglia hanno tutti questo tatuaggio poichè pensiamo che sia grazie ad esso se riusciamo ad utilizzare le darkball. Secondo la tradizione il primo dei miei antenati ad avere il tatuaggio fu anche il primo ad avere l'abilità. Io personalmente non saprei dire se sia tutto vero o meno.
I miei genitori vivevano in una villetta a due piani sita in un villaggio vicino alla capitale, luogo della mia nascita. No, non sono nato nella capitale, ma cosa hai capito? Conducevamo una vita tranquilla e noiossa, noiosha, noiosa, oh finalmente! Dove ero rimasto? Ah ecco: per anni ho creduto che non fossimo nulla di speciale fino a quando, all'incirca all'età di dieci anni, mi venne fatto il tatuaggio sull'occhio. Qualche settimana dopo evocai la mia prima darkball ed entrai finalmente a fare veramente parte della famiglia. In questo modo scoprì che i miei parenti ed antenati contribuivano in segreto da secoli al mantenimento della pace tra umani e non-umani.
Nei due anni successivi mi allenai per imparare a controllare i miei poteri e poco dopo il mio dodicesimo compleanno, scoprì un'altra capacità che chiamai iper-pensiero. Nel frattempo continuavo ad intrufolarmi di nascosto negli affari di famiglia, cosa che mi veniva continuamente vietata. "Sei troppo giovane Mike" mi dicevano, "aspetta di diventare più grande". Per sfogare la mia frustrazione entrai a fare parte di un gruppo di ragazzi esperti in arti marziali e combattimento con varie armi grazie ai quali imparai a combattere, specializzandomi principalmente nell'uso di due spade soprannominate da loro Kurokizuato&Kaminari kurai. Non ho mai saputo se i miei genitori fossero a conoscenza di questa attività, e io a loro non l'ho mai detto.
Due anni fa giunsero a casa nostra tre persone vestite con lunghi cappotti neri e occhiali scuri, ed eravamo in estate! Ancora oggi mi chiedo come facessero ad andare in giro così e, cosa ancora più strana, nessuno in strada sembrava averli notati. Quel giorno ero solo in casa perchè tutti gli altri stavano partecipando ad una riunione di famiglia. I tre aprirono la porta ed entrarono, incuranti del fatto che stessero commettendo un'infrazione. Io mi trovavo al piano di sopra in camera mia, privo di alcun sospetto riguardo ciò che sarebbe successo di lì a poco. Uno dei tre salì le scale mentre gli altri restarono al piano terra.
All'improvviso sentì la porta della mia stanza aprirsi, e in quel momento lo vidi entrare. Costui mi puntò una pistola addosso dicendo "Stai fermo e nessuno si farà male". Nonostante lo spavento riuscì a bloccarlo evocando una semi-darkball intorno alla sua mano, intrappolandola. Mentre sbraitava e cercava di liberarsi sparando io evocai un'altra semi-darkball intorno all'unica sua mano libera, tirai fuori le mie spade da sotto il letto e lo colpì alla testa, rendendolo innocuo.
I rumori allertarono gli altri due al piano di sotto, che presero a salire le scale con le pistole in pugno.
Non essendo ancora a conoscenza della loro presenza mi ero seduto per riprendermi dallo spavento. Dopo circa un minuto notai oltre la porta, che nel frattempo si era socchiusa, altri due sconosciuti avvicinarsi silenziosamente. Essendo io soltanto un ragazzino e in inferiorità numerica decisi di giocare d'astuzia: prima avrei evocato una semi-darkball intorno alla mano con la pistola di quello dietro poi, quando il suo compagno si fosse voltato per vedere che cosa stava accadendo, io sarei uscito dalla stanza e lo avrei colpito alle spalle, mettendolo K.O. Quindi sarei corso verso quello intrappolato ed avrei sistemato anche lui.
Purtroppo le cose andarono diversamente. Riuscì si ad intrappolare quello dietro, però quello davanti invece di voltarsi si fece spuntare due braccia da chissà dove ed impugnò altre tre pistole. Nonostante gli imprevisti decisi di andare comunque all'attacco utilizzando l'iper-pensiero. L'uomo con quattro braccia mi sparò addosso una raffica di proiettili prontamente bloccati da una serie di darkball, quindi mi avvicinai a lui alla massima velocità prima che l'iperpensiero terminasse e lo colpi dove gli avrebbe fatto più male. Subito dopo mi occupai dell'unico avversario ancora in piedi.
Quando scesi scoprì che quelli uomini avevano perquisito l'appartamento letteralmente rivoltandolo, e non trovando altri intrusi decisi di riposarmi in un luogo nascosto, in attesa dei miei genitori.
Dopo alcune ore tornarono a casa, e io raccontai loro tutto l'accaduto rivelando quindi, con mio rammarico, il mio allenamento segreto con le spade. In seguito alla rivelazione scoprì che ne erano già a conoscenza, e mi dissero che quei tre sconosciuti facevano parte di un gruppo di dissidenti che volevano riportare la guerra tra umani e non-umani.
Nei mesi successivi i nostri parenti ci aiutarono a trovare un nascondiglio da quell'organizzazione all'interno della città di Genkaku. Sembrava procedere tutto per il meglio finchè un brutto giorno riuscirono a rintracciarci. Anche quella volta nessuno in strada sembrava averli notati, probabilmente perchè uno di loro era in grado di celarli alla maggior parte delle persone. A differenza del nostro precedente incontro stavolta eravamo pronti, o almeno così credevamo. Nella casa erano presenti, oltre a me e ai miei genitori, anche altri due membri più anziani della famiglia, che mi facevano da maestri, mentre i nostri avversari erano più numerosi e meglio armati.
Quando i dissidenti entrarono ci trovarono appostati e pronti a riceverli, nascosti ai lati del corridoio e al piano superiore. La lotta inizio quasi immediatamente, provocata da uno degli intrusi il quale sparò alcuni proiettili verso mio padre che, grazie alla sua prontezza, schivò facilmente. La battaglia era già di persè dura, e l'essere in svantaggio numerico non fù certamente un vantaggio. Quando la battaglia ebbe inizio gli altri intrusi cominciarono a sparare a raffica verso di noi, senza riuscire a ferirci. Inizialmente dovemmo sottostare al loro fuoco poi, quando si accorsero che il loro attacco risultava inutile alcuni di loro smisero di sparare, consentendoci di reagire. Mentre uno degli anziani utilizzava la telecinesi per lanciare oggetti mio padre corse ad una velocità inimmaginabile sfoderando una grossa katana, supportato da mia madre che bloccò alcuni dei nostri avversari con le darkball. Sotto i colpi precisi di mio padre caddero tre nemici, ma poi il quarto riuscì a bloccarlo con una mossa fulminea, quindi inglobò se stesso e mio padre in un campo di forza nero, nascondendolo alla nostra vista. A questo punto altri quattro nemici comparvero all' improvviso alle spalle di ognuno di noi, tentando di colpirci alle spalle.
Prima che potessero reagire mia madre ed uno degli anziani vennero atterrati, e subito dopo toccò anche a me, ma non prima di avere visto anche mio padre a terra quando la barriera che lo nascondeva si dissolse.
In seguito mi risvegliai in un letto all'interno di una stanza che non avevo mai visto, con delle fasciature intorno al torso. Guardandomi intorno vidi uno dei miei maestri meditare seduto sul pavimento. Quando mi alzai lui si accorse che mi ero svegliato, quindi mi diede del cibo e dell'acqua. Io gli chiesi cosa fosse successo, insistendo, ma lui rispose che prima dovevo mettere qualcosa sotto ai denti. Quando riuscì a farmi ingoiare qualcosa iniziò a parlare "La battaglia è finita male. I tuoi genitori e l'altro anziano sono stati uccisi, mentre io sono riuscito a salvarci scappando". Visibilmente sconvolto gli chiesi se fosse proprio sicuro di ciò che aveva detto e, quando mi rispose che si, ne era certo, io ricaddi sul letto fissando il soffitto. Dopo qualche minuto, durante i quali venni sommerso dai ricordi, chiesi dove fossero i miei genitori. L'anziano mi rispose di non saperlo, in quanto non era tornato indietro a controllare. A quel punto mi sedetti esclamando di dovere sapere cosa ne era stato di loro. Il maestro per calmarmi mi promise che avrebbe controllato la situazione quindi, quando arrivò la notte ed io mi addormentai, egli mantenne la sua promessa.
Il mattino seguente mi sveglia tardi, e inizialmente mi chiesi dove fossi poi, dopo poco, i ricordi della battaglia e del giorno prima mi tornarono in mente, riportandomi allo sconvolgimento provato quando seppi che cosa era successo. Quando riuscì ad alzarmi dal letto iniziai quasi subito a girovagare per la casa. Arrivato nella cucina vi trovai il maestro intento a cucinare, quindi gli chiesi se fosse tutto vero, se era davvero accaduto tutto cio che ricordavo. Lui voltò la testa per un secondo, poi ritornò a cucinare mentre mi diceva di essere andato alla casa e di non avere trovato nessuna traccia ne degli assalitori ne tantomeno dei suoi genitori. Poco dopo indicò con un cenno del capo la stanza vicina, dicendomi contemporaneamente di andarci. In quella stanza, su un tavolo, trovai le mie spade ed una spilla nella quale riconobbi con stupore quella portata da mia madre il giorno della battaglia. Immediatamente la presi e la strinsi, poi mi voltai e vidi il mastro dietro di me. Egli mi mise una mano sulla spalla e mi diede un sacchettino da appendere al collo nel quale la spilla sarebbe stata al sicuro. Quel giorno i miei occhi divennero color rosso sangue.
Per tutto l'anno successivo rimasi con l'anziano, il quale continuò a farmi da maestro. Un giorno mi propose di presentarmi alla Heiwa Academy, la scuola dove umani e non-umani potevano convivere pacificamente sotto lo stesso tetto. Egli mi disse che lì sarei stato al sicuro finchè non fossi diventato più forte, e mi invitò a considerare a lungo l'idea prima di rispondere. Inutile dire che accettai la proposta, ed ora eccomi qua.

MEDAGLIE E ABILITA' CONQUISTATE
0 3 pt. exp. e 1500 GNK dalla [color=green]Lotteria di Compleanno
0 Grazie a MammAnatale, ecco un bellissimo regalo di Natale 2014: +8 pt.exp, e quindi level up!
04 pt. exp. dalla Valutazione di Postumi di una sbornia mentale