La Giornata delle assunzioni

Tsukamoto Arashi

Posted on 11/7/2012, 13:00

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Elva L'Alchimista

8 in punto del mattimo: come tutti i giorni, Elva si affaccendava per alzare le serrande e aprire la sua bottega.
L'intricato negozio si trovava in un incrocio poco distante dalla Piazza Centrale del villaggio, quella dove si teneva, ogni sabato, il mercato.
Come ogni mattina, puntuale come sempre Elva puliva le vetrine e sistemava i nuovi arrivi del giorno, disponendo le novità in bella vista con meticoloso ordine.
Quel giorno, tuttavia, il negozio sarebbe stato aperto solo il pomeriggio.
Era infatti il giorno delle assunzioni, che dopo moltissimo tempo di chiusura totale era arrivato anche per la bottega di Elva. Ella aveva capito che da sola non ce la poteva fare a gestire il tutto, il numero degli abitanti del villaggio era cresciuto in modo notevole, e con quello anche il numero delle persone che avevano bisogno dei suoi prodotti e quindi il lavoro da fare per mandare avanti la baracca.
Non che la cosa le dispiacesse, era sempre felice quando doveva lavorare sodo, non tanto per il guadagno, che le interessava relativamente, ma perché andava più che fiera della sua attività, per lei era importante quanto se non più della sua stessa vita.
Proprio per questo motivo, dopo un primo periodo agli inizi in cui accettava che gli studenti dell'Accademia venissero a lavorare da lei come apprendisti o come assistenti per sbarcare il lunario, quando uno di loro, particolarmente maldestro, combinò un pasticcio rompendo una delle provette più preziose che aveva, Elva rifiutò categoricamente che qualunque estraneo che non fosse intenzionato a comprare mettesse piede nella sua bottega.
Quel preziosissimo liquido di estratto di Sorbo e Cinquefoglie le era costato mesi e mesi di lavorazione minuziosa e notti in bianco per calcolare ogni singola goccia ogni singolo granello di quel composto, senza contare che il suo valore commerciale si aggirava intorno ai 100.000 Gen. E tutto era andato perduto per colpa di un idiota.
Si era arrabbiata tanto da rasentare la follia, era diventata aggressiva verso chiunque tanto che aveva dovuto chiudere il negozio per un paio di giorni per evitare di perdere anche i clienti più affezionati.
Tuttavia si era ripresa, e, tornata alla sua compostezza normale, aveva deciso di bloccare le assunzioni.
E per un po' era anche riuscita a cavarsela, senza aver bisogno di nessuno. Certo, faceva dei turni estenuanti e casa sua era curata meno della metà di quanto lo era la bottega, ma finché la situazione reggeva, continuava in quel modo, trascurando persino se stessa, e dedicandosi completamente, anima e corpo, al lavoro.
Arrivò però il punto di rottura, dopotutto lei stessa lo sapeva che una situazione così precaria non sarebbe durata a lungo, e quando un giorno si ammalò per colpa della continua pressione e del continuo sforzo, costretta a rimanere a letto per un periodo che le era parso interminabile, capì che se non voleva rimetterci le penne avrebbe dovuto riacquistare fiducia in quei giovani studenti e lasciare che le dessero una mano.
Aveva quindi distribuito volantini per ogni angolo della città, ed era arrivata al momento tanto atteso: la selezione del personale.
I colloqui avvenivano in una stanza del piano superiore in casa di Elva: la stanza degli ospiti. Aveva passato tutto il giorno prima a sistemarla a dovere: aveva aperto le finestre e messo delle tende più sottili e di un giallo canarino molto tenue, in modo che la luce filtrasse a dovere e non ci fosse bisogno di accendere lumini, aveva posto un tavolo al posto del letto, e tre sedie: una da un lato e due dall'altro.
Finiti gli ultimi preparativi si erano ormai quasi fatte le 10, dunque, dopo essersi data un'ultima sistemata ai capelli, cominciò ad accogliere i primi richiedenti...

Disponibilità dei lavoranti:

Lunedì

Martedì
Isaac Heisemberg - 17 - RS

Mercoledì
Roy Mustang - 18 - RS

Giovedì

Venerdì
Hana Vlinder - 17 - RS

Sabato

Domenica

Edited by » A n a t h e a - 3/5/2015, 18:59