Desdemona Collins

» Nome: Desiree
» Cognome: Collins
» Soprannome:Desdemona. Il nome le è stato dato dal gruppo di stregoni che l'ha congiunta con la demone. Quest'ultima ha un lunghissimo nome associato ad una maledizione, quindi viene chiamata semplicemente Alhed.
» Sesso: Femmina
» Età: 16 apparente, 49 reale
» Classe: Radiant Sun
» Livello: 2
» Punti Exp: 0
» Gruppo sanguigno: B
» Razza: Mezza demone (umana posseduta da una demone)
»Segni particolari: E' muta da diversi anni, per questo porta sempre con sè alcune matite, una gomma ed un quadernino, sul quale è in grado di scrivere chiaramente ad una velocità inumana. Inoltre ha gli occhi rossi ed ha dei canini ben affilati ed appuntiti.

» Abilità Innate: Come umana non ha abilità innate. La sua parte demoniaca le concede però diverse capacità.
CURA: la forza spirituale della demone cura le ferite del corpo che la ospita e ne aumenta l'aspettativa di vita, oltre a bloccare quasi completamente l'invecchiamento. Le ferite più lievi, quali graffi e lividi, guariscono quasi subito. Quelle più gravi, anche se mortali, come le fratture o una lama nel petto, impiegano più tempo per guarire, ma comunque meno di quanto impiegherebbe il corpo di una persona normale.
POTENZIAMENTO: la presenza della demone incrementa la forza, l'agilità e la resistenza dell' ospite oltre le normali capacità di un corpo umano.
CONTROLLO DELL'OSCURITA': l'oscurità che controlla deriva principalmente dalle ombre intorno a lei, ma è anche in grado di emanarla dal proprio corpo.
E' in grado di:
- diffondere l'oscurità nell'area immediatamente circostante (10metri), creando una sorta di nebbia nera.
-convogliare l'oscurità generata (vedi subito sopra) nei palmi delle mani in una sorta di sfera, per poi plasmarla dandole la forma che più desidera: parole, persone, oggetti. In ogni caso, quando plasmate non si tratterà ancora di cose solide. Assumeranno la forma di una sorta di nebbia nera compatta e leggermente fumosa, e non necessiteranno di un contatto con il terreno, o con altro. Non richiede molta energia ne per essere utilizzato, ne per essere mantenuto. Per quanto riguarda i colori, ci saranno tutte le tonalità dal grigio al nero. Mantengono la forma finchè lei vuole, le può manipolare entro il raggio(10metri), e si disperdono scomparendo se si trovano troppo lontano da lei(10metri).

» Poteri: INVISIBILITA': per un massimo di 10 secondi Desdemona può diventare invisibile. Una volta tornata visibile deve però aspettare tre turni prima di potere utilizzare nuovamente questo potere.
turno 0:uso potere
turno 1:
turno 2:
turno 3:uso potere

» Armi:spada. Desdemona spera di non dovere dipendere per molto tempo da un'arma di comune metallo che, tra le altre cose, le rovina l'immagine di giovane fanciulla. La spada sembra troppo grande e pesante per la ragazza, quindi all'inizio sorge spontaneo in chi la incontra chiedersi se è in grado di utilizzarla. Usualmente viene portata sulla schiena, in modo da venire estratta dall'alto.

La storia di Desdemona cominciò quando finì la vita di una giovane ragazza, in quel momento distesa e incatenata su un tavolo di pietra dalla forma circolare, con strani disegni luminosi sopra e circondato da numerosi figuri incappucciati. Questi, per lei sconosciuti, stavano cantando in ginocchio, o almeno così sarebbe sembrato ad un osservatore inesperto. In realtà stavano portando a termine un complesso rituale d'evocazione e soggiogazione. Si trattava di un gruppo di stregoni, che si era riunito con lo scopo di assoggettare un potente demone in vista di una guerra contro altri stregoni rivali.
Per portare a termine i loro propositi avevano rapito nel cuore della notte una giovane fanciulla di sedici anni. Alcuni di loro, scelti appositamente per lo scopo, erano penetrati nella sua stanza dalla finestra, e se ne erano andati nel più completo silenzio portandosela via, senza lasciare nemmeno una minima traccia che permettesse ai genitori della ragazza, o a chiunque altro investigasse sulla faccenda, di ricondurli al rapimento.
Desiree, questo era il suo nome, da quel momento in poi non avrebbe ricordato più niente della sua vita precedente. Questa perdita di memoria era uno dei fulcri dell'incantesimo: se il soggetto non ricordava di avere qualcosa o qualcuno dal quale tornare, era più semplice controllarlo. Era proprio questo lo scopo di quelli stregoni: assoggettare un demone al loro volere tramite un corpo ospite completamente sotto al loro controllo.
Desiree non era stata scelta per caso, c'erano delle buone ragioni dietro l'operato degli stregoni. Una delle più importanti era il suo aspetto, che avrebbe fatto sembrare il demone giovane e debole permettendogli di eludere la guardia dei loro nemici, i quali lo avrebbero sicuramente sottovalutato. Un altro dei motivi era una particolarità che la ragazza aveva da diversi anni: era muta. In questo modo gli stregoni non avrebbero dovuto sopportare le sue urla e i suoi lamenti, inoltre il non potere emettere suoni era un vantaggio nello svolgimento di missioni furtive. La causa del suo mutismo era, ed è tuttora, sconosciuta sia agli stregoni, sia alla stessa Desiree. Per ovviare almeno in parte al problema la ragazza aveva deciso di portarsi sempre dietro un quaderno ed alcune matite, oggetti che ora sarebbero diventati di proprietà del demone.
Ritornando al rituale, l'incantesimo utilizzato dagli stregoni avrebbe creato una porta in un altro mondo, risucchiando nel nostro l'essere più potente nelle vicinanze ed imprigionandolo nel corpo di Desiree, che era stata addormentata magicamente per impedirle di interferire.
La porta si aprì in un luogo completamente deserto, ad eccezione di un'unica entità: un demone dell'oscurità che, per brevità e per evitare una maledizione legata al suo nome, si farà chiamare Alhed.
La demone, perchè si trattava di un demone di sesso apparentemente femminile, venne risucchiata impotente contro la sua volontà nel nostro mondo, al cospetto del gruppo di stregoni.
Questi ultimo andarono avanti imperterriti con l'incantesimo, incuranti dei tentativi della demone di colpirli in quanto si erano protetti con una potente barriera magica.
La ribellione di Alhed non ottenne alcun risultato, se non quello di indebolirla a sufficienza da permettere agli stregoni di imprigionarla nel corpo di Desiree. A quel punto l'incantesimo era concluso, e la demone si trovava completamente sotto il loro controllo.
Gli stregoni decisero di dare un nuovo nome all'essere che avevano creato, e decisero di chiamarla Desdemona. A quel punto la liberarono e le permisero di svegliarsi. Alhed aprì i suoi nuovi occhi e si guardò intorno, cercando di dire qualcosa, ma dalla sua bocca non uscì un suono e, se anche non fosse stata muta, l'incantesimo le avrebbe impedito di rivoltarsi contro i suoi nuovi padroni. Si alzò quindi in piedi, e gli stregoni le consegnarono il quaderno e la matita che prima appartenevano a Desiree, con i quali avrebbe dovuto ora rispondere ad alcune domande. La demone, grazie al collegamento con la mente della ragazza, conosceva perfettamente la lingua attuale, quindi non le fù difficile scrivere i suoi pensieri su un pezzo di carta. Alhed rispose a tutte le domande, d'altro canto non poteva fare altro a causa dell'incantesimo. Quando scrisse "Secondo i canoni umani io sono un demone femmina, chiamatemi Alhed", gli stregoni si sorpresero molto: nessuno di loro si aspettava un demone femmina, e inizialmente ne erano anche delusi. La credevano troppo debole per i loro scopi, ma poi si dovettero ricredere in seguito ad alcune dimostrazioni forzate dei suoi poteri. Il trasferimento e la possessione non avevano interferito con le sue capacità, che poteva manifestare al loro massimo potenziale anche in quello stato.
La demone aveva quel debole corpo da umana completamente sotto il proprio controllo, anche se era sottomessa dalla magia degli stregoni. Per due anni fu costretta ad eseguire tutti i compiti assegnatogli, anche quelli più gravosi ed onerosi, poi accadde l'insperabile: la mente di Desiree aveva trovato un appiglio che le permise di uscire dalla prigione che era diventato il suo corpo, ed era entrata completamente in contatto con Alhed. La demone le raccontò tramite il loro contatto mentale cosa era successo dal momento del rituale, sconvolgendola ulteriormente con i particolari di alcune sue imprese. Non riusciva a capacitarsi che tutto ciò fosse successo proprio a lei, in fondo era... non lo sapeva neanche lei che cosa era. Gli stregoni le avevano portato via la vita e tutti i suoi ricordi, e avevano imprigionato una demone nel suo corpo. Alhed riuscì ad accordarsi con lei per vendicarsi di chi aveva fatto loro tutto questo.
Grazie all'aiuto di Desiree la demone riuscì ad ingannare la magia che la costringeva all'obbedienza, quindi partirono insieme alla ricerca della loro personale vendetta.
Dedicarono tutti i tre anni successivi allo sterminio di ogni stregone che capitava sulla loro strada, offrendo una morte particolarmente dolorosa a quelli che erano presenti al momento del rituale e che le avevano fatte soffrire nei due anni di schiavitù. La loro furia omicida non aveva freni. Continuarono ad uccidere stregoni e a vagabondare alla ricerca di nuovi bersagli, fino a quando non incontrarono uno stregone particolarmente capace che le imprigionò con una magia in un blocco di ghiaccio magico. Si trattava di un ghiaccio particolare, che si manteneva solido senza sciogliersi assorbendo i loro poteri, fino a prosciugarle completamente. Per fortuna ciò non avvenne e, dopo 27 anni passati in quella insolita prigione, imprigionate con null'altro che la compagna l'una dell'altra, si liberarono grazie ad un colpo di fortuna inaspettato: lo stregone responsabile dell'incantesimo era morto. Con la sua morte anche l'incantesimo cessò di esistere, liberandole finalmente dalla loro gelida prigionia.
Una volta libere scoprirono di avere perso quasi tutte le loro capacità, ma non la loro sete di vendetta. Tra i poteri persi vi era anche la possibilità di evocare delle armi composte di oscurità solida. Per rimediare, e potersi difendere, dovettero accontentarsi di armi fatte di comune metallo. Non si trattava soltanto di un affronto alla demone dell'oscurità, ma era anche un problema pratico: avevano fino a quel momento utilizzato soltanto armi di oscurità, ben diverse da quelle normali in peso, fattura e taglio. Le loro capacità le avrebbero aiutate a fare fronte almeno in parte al problema, anche se la loro abilità in combattimento ne avrebbe risentito. Dopo avere vagliato diverse armi, optarono per una semplice spada, il più simile possibile a quella che utilizzavano maggiormente prima di essere imprigionate nel blocco di ghiaccio.
Dopo avere vagabondato per alcuni mesi cercando i loro vecchi nemici, e una spada che andasse bene ad entrambe, scoprirono l'esistenza della Heiwa e vi si recarono per ridiventare potenti e potere completare una volta per tutte la loro vendetta.

MEDAGLIE E ABILITA' CONQUISTATE
0 Grazie a MammAnatale, ecco un bellissimo regalo di Natale 2014: level up!