Welcome to my mind

Amelia Birds & Nero White

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    Negli occhi di Nero apparve improvvisamente un bagliore azzurre, e in quell'istante le barriere di Amelia si ruppero. Qualcosa le aveva frantumate come se fossero vetro e quel sentimento irruppe nella mente della ragazza come un treno. Era eccitazione, ma la telepate la percepì così intensamente che le veniva da vomitare. Si coprì la bocca con una mano e cercò di controllare la nausea quasi inutilmente perchè il capo incominciò a girarle. Gustavo diventò teso e non più rilassato e accovacciato. "Ho semplicemente mandato a dormire le tue bambine, mandando dell'oscurità dentro di te ed ho sottratto a te un po' dell'energia che stavi sprigionando, fungendo da parafulmine." Incominciò a spiegare Nero poi disse qualcosa a Wathiel all'orecchio ma la telepate non percepì le parole, era troppo nauseata.
    "Più che oscurità, hai dato loro del sonnifero. Non le ho mai sentite così calme. Tu... Tu ti senti bene? I tuoi occhi..." Disse Wathiel allarmata, ma Amelia non le prestò attenzione, sentiva che stava per vomitare. Si alzò di scatto e Gustavo cadde in piedi sul pavimento mentre lei si precipitò al cestino e ci vomitò dentro. Un suono disgustoso uscì dalla sua bocca mentre i suoi occhi si appannavano. Gustavo si mise a soffiare contro i due ragazzi.

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    α Nero White


    Più che oscurità, hai dato loro del sonnifero. Non le ho mai sentite così calme. Tu... Tu ti senti bene? I tuoi occhi...

    La ragazza lo guardava preoccupata e si era avvicinata, avrebbe voluto dirle che stava bene, anzi che non era mai stato meglio, quando un senso di nausea lo colpì, un senso di nausea che non era il suo!

    Cosa hai fatto?

    Riuscì ad isolarlo, riuscì a non vomitare in faccia a Wathiel ed a mantenersi calmo, ma la sua pelle già pallida, divenne cinerea. Il senso telepatico era un doppio senso, sentiva quasi il sapore della bile in bocca.
    Lentamente riuscì a muovere la mano per una piccola carezza alla ragazza coi capelli blu.

    Sto bene...

    Leggermente la scostò quasi, non prima di averle fatto un sorriso ed un occhiolino, non troppo convinti, ma sinceri.

    ... tu no però!

    Sapeva che Amelia lo stava ascoltando, poi si voltò verso il gatto, usò lo stesso collegamento di Amelia per parlare con lui.

    Calmati Gustavo, tu non hai sentito, o meglio, i non umani sentono diversamente ciò che sentono gli umani, fammi andare a controllare che Amelia stia bene.

    Se gliel'avesse chiesto, la ragazza lo avrebbe mandato via, se avesse esitato, la ragazza si sarebbe girata irata con lui, ma lui fu veloce a metterlesi al fianco, reggendole la testa mentre arrivava il secondo ed il terzo conato, sentiva la sua mente debole in quel momento... e fu lui ad alzare uno scudo, in modo che per un po' non potesse sentire la sua mente, in modo che stesse un po' da sola, senza altre voci.

    Butta fuori tutto...

    Disse piano, qualche schizzo volò sulle scarpe, ma che importava, anche se si stava avvicinando l'ora in cui molti studenti si sarebbero svelgiati era ancora improbabile che di prima mattina qualcuno entrasse in biblioteca.

    ... non posso aiutarti come ho fatto con lei, mi dispiace...

    La voce era greve e sincera.

    ... a tutti può succedere di perdere per un attimo il controllo, scusami ancora...

    Quando avesse finito di vomitare le avrebbe accompagnate entrambe nella loro camera.

    Wathiel...

    i voltò verso la ragazzina ancora in attesa sulla poltrona.

    ... mi mostreresti gentilmente dov'è che avete la stanza, dovete riposare entrambe e neanche io sono "immune" da questo incontro!

    Poi si girò verso il gatto.

    Suggeriresti alla tua padrona di seguirci senza fare storie?!?

    Non l'avrebbe ascoltato perchè glielo diceva lui, ma perchè teneva ad Amelia, gli era legato come lei era legata a lui, gli incontri con quella ragazza erano sempre stancanti, era ora che questo giungesse al termine!

     
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  3. Rebeckah Phantomhive
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    Quando Gustavo soffiò sobbalzai ma mentre Nero aiutava Amepia rimasi in disparte e quando mi fu richiesto di indicare la nostra stanza mi riscossi come da un sonno profondo. Amelia si era,sentita male nel momento in cui Nero era diventato strano. Entrare nella testa. Comunicava con Gustavo senza emettere parola. L'unica soluzione sembrava la telepatia, ma non ci scommetterei.
    Diedi a Nero le indicazioni in modo chiaro e preciso del percorso da fare e mi scusai sia con lui che con Amelia per non essere riuscita a tenere a bada i miei poteri.
     
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  4. TwentyFirst
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    iaffi

    « AMELIA BIRDS »


    Nero raggiunse la figura accovacciata di Amelia. La ragazza si teneva con una mano la fronte e con l'altra i capelli per non farli lordare di vomito.
    "Calmati Gustavo, tu non hai sentito, o meglio, i non umani sentono diversamente ciò che sentono gli umani, fammi andare a controllare che Amelia stia bene." I pensieri di Nero arrivarono chiari e limpidi ad Amelia ma Gustavo non diede alcuna risposta. "Butta fuori tutto. Non posso aiutarti come ho fatto con lei, mi dispiace. A tutti può succedere di perdere per un attimo il controllo, scusami ancora." Le disse con voce greve. Amelia non rispose, continuò a tenere il capo chino, pronta al prossimo conato di vomito. "Wathiel mi mostreresti gentilmente dov'è che avete la stanza, dovete riposare entrambe e neanche io sono "immune" da questo incontro!" Disse rivolto alla compagna di Amelia.
    "Suggeriresti alla tua padrona di seguirci senza fare storie?!?" Infine l'albino si rivolse di nuovo telepaticamente al gatto, ma come era successo precedentemente Gustavo non rispose. Wathiel indicò la stanza a Nero e si scusò per non essere riuscita a controllare i suoi poteri.
    "Non sono i poteri di Wathiel il problema!" Si disse Amelia irata. I poteri di Wathiel le erano indifferenti, ma le connessioni tra neuroni, quelli sì che erano un problema! "Niente camera!! Voglio andare in infermeria!" Disse a stento Amelia.

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    α Nero White


    Sentì appena Amelia che diceva:

    Niente camera!! Voglio andare in infermeria!

    E' peggio di quel che pensavo...

    Appena la ragazza smise di vomitare Nero si fece passare un braccio attorno al collo e le cinse la vita mentre l'accompagnava, quasi di peso in infermeria.

    E' stato un piacere rivederti Wathiel...

    Disse con un sorriso, mentre si allontanava.

    ... passa una buona giornata!

     
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64 replies since 16/6/2013, 15:09   527 views
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