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TwentyFirst
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« AMELIA BIRDS »♀
"Ora so qualcosa in più su di te..." Mugugnò l'albino. Amelia lo guardò irritata, poi si alzò dal suo posto e se ne andò, nella direzione che lui le aveva indicato tornando finalmente alla realtà. Una volta in biblioteca la ragazza fu presa da un gran mal di testa e si ritrovò col voltoo vicino a quello di Nero e con la mano che lo accarezzava, proprio come si erano lasciati.
Gustavo si alzò sulle quattro zampe e si accostò alla porta d'ingresso della biblioteca "Arriva qualcuno..." le bisbigliò nella mente. Amelia alzò le spalle infastidita. Con Nero non aveva finto!
"C'é qualcuno?" Una voce risuonò per l'intera sala.★ LIVELLO 1 ★Link Scheda ★ DOMATRICE 
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α Nero White
Ritrovarsi faccia a faccia così vicino ad Amelia aveva qualcosa di comico... comico e grottesco, ma Nero non ci pensò poi molto, semplicemente mise la schiena dritta contro il morbido schienale della poltrona, in modo da distanziarsi un po' in più dal volto della ragazza.
... pensavo ne avresti approfittato...
Guarda chi si risente...
Come dopo delle interferenze alla radio l'ombra era tornata a far capolino nei suoi pensieri, ed infatti era lì, per terra, come il gatto che attendeva Amelia, lei attendeva il ritorno di Nero, preoccupata? Chi lo sa...
... chi è il nostro ospite?
Qualcuno che già una volta mi hai impedito di toccare...
C'é qualcuno?
La voce risuonò, conosciuta e cristallina, nell'intera biblioteca oramai vuota.
Wathiel Philaeis... fatti avanti cara...
La voce di Nero era bassa e stanca, ma sollevata, almeno una voce amica.. -
Rebeckah Phantomhive .
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Wathiel, fatti avanti cara. questa voce. É terribilmente familiare. Nero, Nero White. Seguo il suono della sua voce e ritiro i miei poteri. Non vorrei finire come l'altra volta.
Nero, sei tu? chiedo quasi retorica mentre mi avvicino.
A-amelia? chiedo guardando la mia compagna di stanza. Che ci faceva lì? Ad un certo punto il naso mi inizia a prudere, inizio a starnutire. Maledetto gatto! Un giorno di questi gli butto un secchio d'acqua gelata addosso.. -
TwentyFirst .
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« AMELIA BIRDS »♀
Nero appoggiò il dorso allo schienale della poltrona allontanandosi dalla telepate. Amelia invece si mise in posizione retta restando sempre lì, di fronte alla poltrona dell'albino. La ragazza alzò la barriera mentale, niente più pensieri estranei per quel giorno.
"Wathiel Philaeis... fatti avanti cara..." Disse Nero. Amelia alzò gli occhi al cielo; la sua compagna di stanza era dolce e gentile, non sarebbero mai andate d'accordo.
"Nero, sei tu? A-amelia?" Quando la sua compagna pronunciò il suo nome la telepate ruotò il capo per guardarla e si dipinse un falso sorriso sul volto. Wathiel starnutì e Amelia rise divertita.
"Gustavo..." Disse al gatto in tono perentorio facendo un gesto secco col capo. Il gatto scomparve improvvisamente e si materializzò sulle gambe di Nero. Amelia parve irritata da quel gesto, Gustavo si era offeso perchè la sua padrona l'aveva bloccato fuori dalla sua testa.
"Che strano! Pensavo saresti rimasta a letto a sognare il principe azzurro..." la derise "...cos'è successo? Non è arrivato?"★ LIVELLO 1 ★Link Scheda ★ DOMATRICE . -
.α Nero White
Nero, sei tu?
La ragazza è evidentemente sveglia da poco, un po' insonnolita, si avvicina ai due.
A-amelia?
Si voltò anche lui a guardare la ragazza dai capelli rosa.
Vi conoscete?
Rimase per un attimo pensieroso, il mondo poteva essere davvero piccolo...
Gustavo...
Il gatto scomparve... per riapparire sulle gambe di Nero, il quale rimase per un attimo interdetto: non era pesante, ed emanava un tiepido tepore, il suo pelo era ben pulito e muoveva nervosamente la coda, non osò accarezzarlo, probabilmente l'avrebbe morso o graffiato.
Che strano! Pensavo saresti rimasta a letto a sognare il principe azzurro...
Incominciò Amelia rivolgendosi alla nuova arrivata.
...cos'è successo? Non è arrivato?
Il suo classico tono di scherno, mai possibile che quella ragazza non potesse fare a meno di essere antipatica?
Lascia perdere le parole di Amelia...
Disse con tono quasi mellifluo.
... sanno essere taglienti!
Poi, rivolgendosi direttamente al gatto.
Sono sorpreso che ti sia posizionato su di me, non mi dai fastidio, né voglio scacciarti, ma se lo fai solo perché stai cercando una comoda poltrona, suggerisco di cercartene un'altra!
Era assolutamente calmo, sapeva che era un'animale molto intelligente, ma non poteva sapere quale reazione avrebbe avuto.
Si rivolse poi alla padrona ed all'altra ragazza.
Quali, tristi, eventi vi hanno portato a conoscere?
L'ironia malcelata, il sorriso sul volto di Nero, sottile, era semplicemente sicuro che ci sarebbe stato un conciliabolo acceso da lì a poco.. -
Rebeckah Phantomhive .
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Siamo, per la mia gioia compagne di stanza. Con quell'ammasso di peli orribile. risposi ironica. Odio fortemente quella ragazza.
Mi spiace Amelia, il principe azzurro l'ho lasciato a casa. dissi con nochalance. Voleva fare la dura? Sarei stata più forte di lei. Ripensai alle mie parole. A quanto fossero vere.
E tu Amelia? Soffri d'insonnia? le chiesi con lo stesso tono tagliente che lei aveva usato con me.
Edited by Rebeckah Phantomhive - 6/9/2013, 10:51. -
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« AMELIA BIRDS »♀
"Lascia perdere le parole di Amelia sanno essere taglienti!" Cercò lui di rassicurarla. "E spesso veritiere!"Pensò la telepate alzando di nuovo gli occhi al cielo, odiava la gentilezze. "Sono sorpreso che ti sia posizionato su di me, non mi dai fastidio, né voglio scacciarti, ma se lo fai solo perché stai cercando una comoda poltrona, suggerisco di cercartene un'altra!" Gustavo per tutta risposta si mise a fare le fusa. "E' un gatto non un cane! Fa quello che vuole e non prende ordini da nessuno!" Si disse Amelia.
"Accarezzalo Nero... ha un pelo magnifico!" Disse la ragazza maliziosamente a Nero.
"Quali, tristi, eventi vi hanno portato a conoscere?" chiese l'albino. Amelia sorrise quasi irritata.
"Siamo, per la mia gioia compagne di stanza. Con quell'ammasso di peli orribile." Rispose la sua compagna. Amelia trovava la sua voce petulante e noiosa. "Hai davvero una visione distorta della bellezza mia cara! Se ti vedi bella e se vedi orribile Gustavo." la telepate usò di nuovo un tono di scherno.
"Mi spiace Amelia, il prinvipe azzurro l'ho lasciato a casa. E tu Amelia? Soffri d'insonnia?" Aggiunse la ragazzina. Amelia si dipinse un ghigno sul volto. "No cara. E' che russavi troppo rumorosamente."★ LIVELLO 1 ★Link Scheda ★ DOMATRICE . -
.α Nero White
Siamo, per la mia gioia compagne di stanza. Con quell'ammasso di peli orribile.
Il Doppleganger assimilò pian piano le informazioni, la prima cosa che pensò fu:
Ecco perchè il gatto mi si è accoccolato indosso...
Dopo un occhiata a Gustavo.
... ed ora mi fa anche le fusa!
Mi spiace Amelia, il principe azzurro l'ho lasciato a casa. E tu Amelia? Soffri d'insonnia?
No cara. E' che russavi troppo rumorosamente.
Ed eccole lì che si scambiavano battibecchi acidi, due ragazze quasi normali, ed erano.
... compagne di stanza!
Disse Nero piano. Un sorriso si allargò sul suo volto, pian piano questo si aprì lasciando scoperti i denti mentre la sua testa si piegava leggermente in avanti, stava tentando di trattenere il riso.
Voi due...
Alzò la testa verso di loro per un altro attimo e non ce la fece più: scoppiò in una sonora risata.
... mai conosciuto due persone più diverse! A passare del tempo negli stessi metri quadrati?!?!?
La risata continuò, meno sonora di prima, ma comunque udibile, per quanto il ragazzo cercasse di trattenersi.
Il fato è stato malvagio davvero!
Si mantenne la pancia mentre la risata scemava, gli occhi ancora un po' lucidi dal riso tornarono a guardare le due ragazze.
Sedetevi, vi prego...
La sua voce tremolava un po'.
... sono in presenza di un altro esempio che il caso tende allo yin-yang, a volte in maniera esilarante!
Stava riacquistando la calma ed il pallido colorito, ma, dentro di sé rideva ancora, il caso era stato davvero crudele! Crudelmente ironico!. -
Rebeckah Phantomhive .
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Nell'eventualità che la tua accusa sia vera, cara Amelia, sarebbe solamente perché quello stupido gatto mi provoca allergia, stanotte dorme fuori, se lo porterà Nero in stanza dato che si sono affezionati. minacciò io. Le mie forze elementali resisteranno poco senza attaccare se Amelia continua a provocarmi. Nero inizia a parlare, un discorso sul Fato e lo Ying e lo Yang, roba del genere.
Nero. Non c'é bisogno che tu mi dica che siamo troppo diverse per convivere. chiarisco a Nero. Il mio tono é brusco, ma é rivolto ad Amelia, non a Nero.. -
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« AMELIA BIRDS »♀
"Nell'eventualità che la tua accusa sia vera, cara Amelia, sarebbe solamente perché quello stupido gatto mi provoca allergia, stanotte dorme fuori, se lo porterà Nero in stanza dato che si sono affezionati." Disse Wathiel con tono petulante. Amelia rise contenuta e Gustavo soffiò contro la sua nemica. La telepate non rispose "Vedi che fine fai entro la fine dell'anno!" pensò.
"... compagne di stanza!" Disse piano l'albino. Amelia girò il viso verso di lui con sguardo curioso. Sul volto di Nero comparve un largo sorriso che non fece piacere alla ragazza.
"Voi due..." Nero a quel punto scoppiò in una grassa risata "... mai conosciuto due persone più diverse! A passare del tempo negli stessi metri quadrati?!?!? Il fato è stato malvagio davvero!" Amelia lo guardò irritata. Odiava la risata di quel ragazzo, era così... così simile alla sua.
"Sedetevi, vi prego... sono in presenza di un altro esempio che il caso tende allo yin-yang, a volte in maniera esilarante!" Amelia gli sorrise dolcemente, era falsa, ovvio. La ragazza si sedette sulla poltroncina accanto a Nero, preferiva la compagnia di lui che quella della sua compagna di stanza.
"Il fato mi ha riservato questo per i peccati che ho commesso. Ma continuo a non pentirmi." Amelia assunse di nuovo il suo tono malizioso e sarcastico "Ma a volte il fato sa essere anche molto imprevedibile. Per esempio ha fatto diventare amici voi due. Questo mio caro Nero è ancora più buffo!"★ LIVELLO 1 ★Link Scheda ★ DOMATRICE . -
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Nell'eventualità che la tua accusa sia vera, cara Amelia, sarebbe solamente perché quello stupido gatto mi provoca allergia, stanotte dorme fuori, se lo porterà Nero in stanza dato che si sono affezionati.
La ragazza pareva proprio sul punto di saltare al collo della sua coinquilina ed annesso gatto.
Nero. Non c'é bisogno che tu mi dica che siamo troppo diverse per convivere.
Disse poi brusca, Nero, a quel punto, cercò di riprendere il controllo di sé.
Scusami, è stata una piccola caduta di stile, ma ammetterai che le circostanze sono quanto mai...
Il fato mi ha riservato questo per i peccati che ho commesso. Ma continuo a non pentirmi.
Si intromise Amelia, sedendosi di fianco a lui con quel falso sorriso sornione.
Ma a volte il fato sa essere anche molto imprevedibile. Per esempio ha fatto diventare amici voi due. Questo mio caro Nero è ancora più buffo!
Il sorriso che fino ad allora era stato stampato sulla faccia di Nero si spezzò, bloccò d'istinto anche tutti i suoi pensieri, ricordava bene come lei e Wathiel si erano conosciuti, ed il segreto che loro avevano scoperto non sarebbe mai dovuto venire alla conoscenza di Amelia.
Ma la sensazione durò un attimo, la ragazza aveva innalzato le sue barriere telepatiche, per ora non poteva sentire i suoi pensieri, il ragazzo finse un paio di colpi di tosse, come se per caso si stesse strozzando e poi riprese il sorriso.
Ci siamo conosciuti qui in effetti, in biblioteca...
Pensando a quel giorno a Nero tornò il sorriso davvero.
... una ragazza con un libro troppo grande per essere letto in piedi.
Disse infine facendo un occhiolino a Wathiel.. -
Rebeckah Phantomhive .
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Quando Nero mi fece l'occhiolino, le mie guance assunsero un tono di colore un più. Come per ricordare a Nero quanto fosse facile farmi arrossire. Cercai di coprire i l mio rossore mettendoci le mani sopra per raffredarle. Quando ripresi un colorito normale mi rivolsi a Nero ignorando completamente Amelia.
Si mi ricordo. Mi pare anche di aver praticamente urlato il nome della tua razza ed essere sopravvissuta all'attacco di Ombra. dissi sarcastica sorridendo. Effettivamente avevo rischiato la pelle.. -
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« AMELIA BIRDS »♀
"Scusami, è stata una piccola caduta di stile, ma ammetterai che le circostanze sono quanto mai..." Si scusò Nero con Wathiel. Ma quando Amelia incominciò a parlare il sorriso dell'albino si spezzò quasi magicamente. La ragazza arricciò il naso per un secondo, sapeva che c'era qualcosa che Nero voleva omettere.
"Ci siamo conosciuti qui in effetti, in biblioteca. Una ragazza con un libro troppo grande per essere letto in piedi." Si affrettò lui a rispondere.
"Si mi ricordo. Mi pare anche di aver praticamente urlato il nome della tua razza ed essere sopravvissuta all'attacco di Ombra." Lo soccorse la compagna. Amelia rise delicatamente.
"Che carino Nero! Non pensavo fossi capace di certe gentilezze!" La telepate assunse sempre quel suo tipico tono cinico e sarcastico.
"Non è da te essere gentile!"★ LIVELLO 1 ★Link Scheda ★ DOMATRICE . -
.α Nero White
Si mi ricordo. Mi pare anche di aver praticamente urlato il nome della tua razza ed essere sopravvissuta all'attacco di Ombra.
La ragazza arrossì leggermente, era stato un bell'incontro in fondo, quella ragazza in realtà lo interessava, gli era molto simpatica.
Che carino Nero! Non pensavo fossi capace di certe gentilezze!
Quest'altra invece simpatica non gli era per niente... ma lo interessava allo stesso modo!
Non è da te essere gentile!
Si rivolse ad Amelia con un sorriso così falso e sottile che avrebbe potuto davvero competere con quelli della telepate.
Dimmi mia cara...
Sapeva che qualcosa del genere l'avrebbe fatta innervosire.
In effetti per farla innervosire non ci vuole molto... anche se non lo da a vedere.
... da quand'è che sai cosa è da me oppure no?!?!
La risposta però non tardò ad arrivare ed a Nero non piacque: perchè le fu data dalla sua stessa ombra.
Da quando ti sei tagliato la mano di fronte a lei per farle capire che non è l'unico essere col cuore oscuro qui dentro!
Non si sarebbe mai abituato a quella voce, monotona ed allo stesso tempo spettrale, fredda, calma e bassa ma allo stesso tempo gracchiante e grottesca... sussurri di ombre, voci nella sua testa!. -
Rebeckah Phantomhive .
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Osservai Nero e Amelia. E per quanto uno mi fosse simpatico e l'altra no, era chiaro che fossero fatti l'uno per l'altra. Da come si rispondevano, dalle occhiate che si lanciavano. Erano il mio opposto, in un modo o nell'altro. Erano tutti e due molto cupi, scuri, con un passato difficile. Certo anch'io ho un passato difficile alle spalle, ma non mi interessa. Io sembro chiara, come il mio elemento, praticamente trasparente. Loro no. Loro sono... Non farei fatica a immaginarli in un esercito dalla parte del male. E mi sarei voluta uccidere quando capii di aver pensato tutto questo a voce alta. Ops... .
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