Luka Vanitas Lust

è freddo e scuro intorno a te. E tu stai benissimo. è solo che non ricordi molto. Ma la memoria torna, a te in qualche modo torna sempre. Senti il collo leggeremente bloccato. ti afferri la testa e con un sono schiocco le ossa tornano a posto. Ah, sì è vero. Stavi bevendo a una locanda quando hai cominciato ad annoiarti. Ti basta questo per capire perchè sei finito lì. Il come più di tanto non ti importa. Vedi l scia di sangue che ti sei lasciato dietro e alcuni cadaveri più giù tra gli alberi. Insomma ti devi essere divertito molto. E poi? Ti tocchi la nuca. Ah... ecco il problema. Parte del cranio si è lesionata, hai preso davvero una bella botta ora si spiega tutto. 7 minuti e 33 secondi, è questo il tempo che impieghi a rigenerarti completamente.
Forse dovrei cambiare metodo Pensi ritornando alla tua forma umana, non così diversa da quella demoniaca e cominci a camminare. Per un istante ci pensi davvero. Cambiare vita? Essere il più possibile normale? Non uccidere più? Al solo pensare la parola uccidere il tuo cuore pompa più velocemente il sangue. Ridi. Non potresti vivere senza questo. Senza questa adrenalina, senza il gusto di uccidere, scappare, sneza il brivido del non sapere se sulla tua strada troverai un avversario più forte di te che ti farà fuori. Non potresti smettere di divorare le tue vittime.
L'alba sta sorgendo. Metti una mano davanti agli occhi tanto quella luce così improvvisa ti da fastidio, ma nuovo giorno, nuovo inizio, nuove vittime, no? Non hai neanche intenzione di riposarti vero? Senti dei passi e ti senti fortunato. Ti chiedi se sia natale, se il karma o qualunque forza nell' universo in qualche modo approva ciò che fai. Perchè eccoti servita su un piatto d'argento una giovane fanciulla dai capelli dorati china a raccogliere della erbe. Ti arrampichi su un albero e la studi dall'alto. Che sia la figlia dell'erborista del paese che intravedi tra le fronde di quell'albero? O forse è la figlia dell'alchimista? O forse non ti importa proprio. Salti giù ed atterri alle sue spalle. Lei si gira spaventata.
Scusa se ti ho fatto paura, non era mia intenzione.
Le dici abbozzando un sorriso timido e dolce. Lei ti guarda e ricambia.
Non c'è problema, non mi aspettavo di trovare qualcuno da queste parti a quest'or...
Te ne freghi di quello che sta dicendo. Non la lasci finire che le hai già afferrato il collo e questo sta già sanguinando sotto le tue affilatissime unghie, che sono apparse appena hai riacquistato la tua vera forma.
La ragazza piagnucola, geme debolmente. Sta morendo. E tu stai sorridendo. Le porti il dito della mano libera alla bocca.
Ssssshhhh... è quasi finito.
Le dici quasi canzonandola, eppure il tuo sguardo rimane in un certo senso dolce. Esala il suo ultimo respiro e il suo corpo diventa nient'altro che un inutile peso di cui non hai bisogno. Lo appoggi atterra e lecchi il collo nei punti in cui le unghie hanno bucato. Per quanto possa sembrare un comportamento da vampiro tu ti diverti a farlo e lo fai. Il sangue ti piace, ha un buon sapore, cento volte migliore di quello delle zuppe che hai assaggiato nelle locande e sembra più dolce dello zucchero stesso. Poi lo lasci lì e te ne vai leccando il sangue rimasto sulla tua mano. Non ti interessa mangiare o altro. Era tanto per divertimento. E così vai avanti. Menti, raggiri, torturi e uccidi le tue vittime. E tutto questo ti diverte. Finchè non scegli la vittima sbagliata. La scegli perchè ti ricorda qualcuno. All'inizio non ci avevi pensato, solo quando gli hai afferrato la gola e l'hai guardato bene in faccia. Ti ricordaa tuo padre. Ma più di quello ti colpiscono le sue parole. Avevo sospettato che fossi un demone... Ti dice. Sei confuso. In genere se qualcuno pensa che tu sia un demone ti caccia e ti allontana e tu lo uccidi, perchè lui non ha detto niente? Cerchi di stringere la mano, ma con tua enorme sorpresa non ce la fai. Non ce l'hai fatta neanche con tuo padre, per quanto tu lo odiassi non sei mai riuscito ad ucciderlo o a fargli un danno di qualche tipo. Questo è uno dei motivi per cui te ne sei andato, no?
Io sono un cacciatore di demoni. continua lui.
Perfetto. Deve morire. Ora. Pensi. Ma non ce la fai. Ti maledici. Ti sei forse rammollito? Che diavolo fai? Ti accorgi di avere qualche sentimento di fronte a uno "addestrato" a fare fuori quelli come te? Ti pare il momento, eh Luka?
Ma non sono più in servizio... Mi ero stufato di tutte le loro regole...
Continua. E tu continui a essere confuso. Non ritengo i demoni come assolutamente negativi...
Fa una pausa. Penso che se venissero addestrati tornerebbero utili ris...
Addestrarti? Cosa sei un cane? Ti volti e te ne vai senza dire una parola, ma quell' uomo ti lascia nel tuo brodo a pensare e a rimuginare. L'ultima cosa che volevi era ripensare a tuo padre. Ed è forse per questo che ti ritrovi legato con delle pesanti catene a un palo completamente di metallo in un paesino di cui non sai neanche il nome e in cui non ricordi di essere mai stato. Viva i problemi di memoria che ti porti dietro. Sta diventando una cosa patologica, oltre a quando ti colpiscono ora la perdi random? Stai diventando come tuo padre dannazione. Va beh, non ti importa, ti stanno per giustiziare. La tua ora è arrivata. Addio mondo. Ti aspetti qualcosa che non arriva. Riconosci quella sagoma.
Sì ti stavo pedinando ti grida e la folla inizia a lamentarsi.
Lui si avvicina. Se ora io ti salvo la vita, tu mi ascolterai?
Annuisci. Hai l'eternità per fregartene di lui, puoi dargli retta per qualche anno e poi sparire.
Bene
Due sue parole all'uomo di fronte a te e la condanna è annullata. Ma chi diavolo è sto tipo ?
Ti chiedi. Così sei libero e cominci ad ascoltarlo. In fondo non è così male. Non ti sta chiedendo di non uccidere. Ti sta consigliando chi uccidere, come divertirti e passarla liscia e sinceramente non è male come idea.
Ma non è tutto. Dal suo sguardo capisci che non è finita. In qualche modo sai che lui ha capito che stai accettando l'idea perchè non è male e ti piace.
Io voglio che tu vada oltre questo. Io voglio che tu impari che tu possa fare questo perchè è giusto e non perchè ti piace. Ci sono tanti criminali in libertà, sotto le forme più varie, che i cacciatori come me non riescono a prendere e siamo ancora troppo orgogliosi per non ammettere che una mano da quelli come te ci farebbe comodo. Ok, palle morali che a te non interessano, ma continui ad ascoltarlo.
Per questo voglio che tu vada alla Heiwa accademy. Voglio che tu studi e abbia una vita "normale" e sono certo che capirai che esiste molto di più del piacere di uccidere.
Ridi non ci credi molto. Non credi nè al fatto che ci sia altro oltre al piacere di uccidere nè al fatto che ti voglia mandare in una scuola, cosa che neanche tuo padre ha fatto.
Domani ci metteremo in cammino, ovviamente se accetterai. Altrimenti...
Ti punta la lama di un'alabarda praticamente apparsa dal nulla.
Ti farò in così tanti piccoli pezzettini che non si capirà neanche che un tempo eri un demone o comunque avevi forma umana.
Deglutisce forte. Perchè sono un cacciatore e io uccido i mostri.
Ridi di nuovo. Non puoi rifiutare. Hai l'eternità davanti e lui ti sta chiedendo... sette-otto anni?
Annuisci.
Come ti pare.
Mette giù l'alabarda e comincia a camminare. Tu lo segui.
Ed è così che due giorni dopo ti ritrovi davanti alla tua nuova "casa", lui l'ha chiamata in questo modo, e non sai cosa aspettarti. Non hai mai visto così tanta gente da non poter uccidere. Cammini dietro al tizio e qualcuno ogni tanto si gira e bisbiglia. Ma a te non importa, l'unica cosa che hai capito è che in certo senso è famoso nel giro delle " persone buone a tutti i costi " o come amano loro chiamarsi.
Quel giorno stesso hai in mano le chiavi della tua camera nei dormitori.
Fantastico. Pensi, mentre ricordi quello che ti ha detto lungo i corridoi il cacciatore.
Non dire a nessuno cosa hai fatto prima di venire qui. Comportati come fai con le tue vittime, menti, ma impara a guardarti intorno, a conoscere le persone che incontrerai e forse un po' di quella menzogna diventerà verità
Cosa dovevano significare quelle parole? Dovevano significare che anche per lui c'era speranza? Che anche lui poteva cambiare.
Rise e cominciò un nuovo strano capitolo della sua vita.