Luogo d'incontri

« Wolfra✗ Rayκ »

Stress.
Una condizione in cui ho sempre vissuto fin'ora. Già da piccolo, con gli allenamenti insieme a mio fratello, non ci davamo pace, io stesso non mi davo pace, per riuscire ad essere migliore di lui. Quando non mi allenavo, studiavo come migliorarmi, e viceversa.
Un esempio più recente, è stato il combattimento con Rijad, un monaco guerriero, una persona particolare, ma forte. Oppure, il futuro scontro con Jace, un licantropo conosciuto da poco.
Ho iniziato a lavorare duro non appena misi piede in questa Accademia, e così devo continuare a fare.
Oggi, però, decisi di fare una specie di ritiro pre-combattimento. Dovevo rilassare la mia mente, e riposarmi anche fisicamente. Inoltre, era anche un modo per esplorare un po' la zona.
Decisi così di andare in paese, posto in cui, per l'appunto, non ero ancora andato.
Non amavo molto viaggiare con mezzi pubblici, ma l'autobus era l'unica soluzione, a piedi sarebbe stata un po' troppo lunga.
Tutto ciò che portai con me fu la mia spada. Insieme alla collana, collana magica di cui non ero ancora riuscito a capirne le funzioni, era tutto quello che avevo.
Così, partii.
Durante il viaggio, pensai tutto il tempo a come mai ero finito in Accademia, gli allenamenti che avevo fatto fin'ora, le persone che avevo incontrato... Non sono di certo un tipo emotivo, ma ero veramente felice e fiero di aver intrapreso quest'avventura.
Forse, mi addormentai anche per qualche istante; venni poi svegliato dallo stridio delle gomme ed il rumore delle porte dell'autobus che si aprivano.
Così, questo è il paese...
Mi guardai un po' in giro, per studiare il posto.
Era pomeriggio, il cielo era giallo-arancio, la vista era splendida.
Vi erano numerose persone, più di quanto mi aspettassi, soprattutto nella strada principale, la quale, nonostante tutta quella gente, scelsi di imboccare ugualmente.
Sembrava gente pacifica, probabilmente incapaci anche di combattere come noi della Heiwa, comunque non seguivano sicuramente alcun tipo di ideale bellico.
Camminai per qualche minuto senza meta, cosa non sempre giusta, dato che così facendo, è molto semplice perdersi.
Dopo un po', raggiunsi quella che sembrava essere la piazza. In mezzo ad essa due state, una con in cima un sole e l'altra con una luna, attiravano turisti e persone venute per visitare il paese, come me.
Ne fui infatti attratto anch'io; così, mi avvicinai per vederle meglio.
Non so quale fosse l'utilità di quelle statue, forse a scopo rituale, o qualcosa del genere.
Poi, il mio sguardo cadde su un ragazzo, seduto a qualche metro più avanti a me su una panchina, che sembrava non essere del posto.
E questo..?
Decisi di non avvicinarmi, sia perché non sono un tipo loquace, o a cui piace intraprendere un discorso, sia perché non sapevo chi realmente fosse, e nel mio giorno che posso definire "libero", non mi andava moltissimo di intraprendere combattimenti o altro. Nonostante tutto, sembrava comunque molto simile a me, e questo mi incuriosiva molto...

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Il ragazzo, ad un certo punto, si alzò per mettersi a gironzolare per il posto.
Decisi di tenere un profilo basso, di non dare nell'occhio, anche se avevo già capito che si era accorto di me.
Pur essendo una cosa contro la mia natura, dato che solitamente sto nelle mie e degli altri non mi importa molto se non in casi particolari, ero davvero incuriosito da quel tipo.
Lo seguii per un po', tenendomi a distanza, fino a quando mi accorsi che si stava facendo sera.
Cavolo, è ora di rientrare...
Mi diressi così verso la stazione dell'autobus, quando notai una cosa molto interessante. C'era anche lui.
Anche lui si stava dirigendo verso la fermata, e la cosa mi fece insospettire parecchio.
Che mi stia seguendo lui stavolta? No, sarebbe una cosa insensata.. A meno che...!
Ci pensai su per qualche istante.
Avevo ragione sul fatto che non era del luogo, ma se è venuto fino a questa fermata ci doveva pur essere un motivo particolare...
..Anche lui è della Heiwa, allora..!
La situazione si stava facendo pian piano bizzarra.
Chi se lo sarebbe mai aspettato di incontrare uno dell'Accademia in mezzo a tutta questa pacifica gente?
Inoltre, non mi sembrava di averlo già visto in passato, quindi forse era nuovo, oppure, cosa molto più probabile, sono soltanto io che non l'ho mai notato.
Del resto, se è come me, quest'ultima opzione è piuttosto plausibile.
Così, decisi di osservarlo ancora un po' tenendomi a minore distanza, per vedere eventuali reazioni da parte sua...

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Dopo qualche minuto di studi a distanza da parte di tutti e due, il primo ad "uscire allo scoperto", fu lui, proprio come mi aspettavo.
Bene, si avvicina...
Ero contento del fatto che mi si stava avvicinando, perché così avrei avuto l'occasione di conoscerlo meglio.
La sua domanda fu se facevo parte della Heiwa. Quindi, faceva davvero anche lui parte dell'accademia!
Esatto...Come mai me lo chiedi?
Gli risposi, a mia volta con una domanda, rispondendo anche allo sguardo fisso negli occhi, sia per rispetto, che per guardare quali reazioni sia fisiche che emotive avrebbe potuto avere.
Un'altra cosa che mi incuriosiva di lui, erano gli occhi luminosi, che brillarono ancora di più con il calare della sera. Erano occhi che avevo già visto, occhi già incontrati. Erano simili a quelli che aveva Jace.
Un momento...Adesso non sarà mica anche lui un licantropo..!
Sicuramente era un ibrido, perché un essere umano non poteva avere occhi del genere.
Chissà quanti altri licantropi c'erano in quella scuola. E se ci fosse un legame fra loro, una specie di branco?
I pensieri, in quell'istante, furono mille.
Poi, tornai mentalmente a concentrarmi alla situazione in cui mi trovavo in quel momento, aspettando una risposta da parte del ragazzo, che avrei voluto avere come alleato in futuro, se era davvero ciò che pensato...

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Le mie ipotesi erano ormai del tutto confermate: era uno studente della Heiwa Accademy.
Bene...
Sapevo che la cosa, prima o poi, sarebbe potuta tornarmi sicuramente utile. Magari per qualche speciale allenamento.
Io sono Leon, Leon Stone.
Dal modo in cui parlava, le sue espressioni e molti altri piccoli particolari, mi accorsi che eravamo davvero molto simili. Chissà quant'era forte...
Eppure avrei giurato di non averlo mai visto a spasso per i corridoi. Poco importa, i fatti erano quelli.
Ora, l'ultima cosa che volevo scoprire, ovviamente in modo discreto, era se fosse un ibrido, confermando la mia seconda teoria.
Poi, Wolfrax cominciò a guardarsi intorno. Ma che intenzioni aveva?
Seguì poi un momento di "studio della persona" da parte di tutti e due, seguito a sua volta da qualche istante di silenzio..

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Finiti i pochi secondi di studio della persona, la situazione prese pieghe ancora più strane, con la proposta di fare un giro da parte di Wolfrax.
Perché me l'avrà chiesto..?
Comunque, non avevo intenzione di tirarmi indietro. Forse la sua era una prova per verificare alcune mie caratteristiche, o qualcosa di simile.
No, per me va bene.
Poi, egli cambiò per un attimo discorso, domandandomi se l'avessi già visto prima.
Ma che razza di domanda fa questo?
Poi, riflettendo per un paio di secondi sulla domanda, capii perché me l'aveva posta. Lui, fin dall'inizio, aveva fatto le mie stesse ipotesi. Era incredibile, non avevo ancora incontrato nessuno che pensasse esattamente come me, anche se per verificarle, mi aveva fatto quesiti piuttosto strani.
Va bene, stiamo al gioco...
No, non ti ho mai visto prima, e sì, sono della Radiant, ma non giro molto per l'accademia...
Dissi,guardando per terra, mano destra sul fianco, e gambe leggermente divaricate.
Poi, finita la frase, alzai lo sguardo, fissandolo attentamente negli occhi.

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Iniziò così quella che banalmente si può definire "un'amichevole passeggiata".
Personalmente, non ero ancora convinto di quel ragazzo, mi piaceva il fatto che fosse praticamente uguale a me, ma non lo conoscevo abbastanza bene per tenere bassa la mia guardia.
Poi, mi chiese una cosa che mi lasciò quasi senza parole, poiché inaspettata. Un combattimento.
Cosa!? Qui, in Paese? Ma questo è matto, o sta progettando qualcosa?
La sua proposta mi stupì veramente molto.
Quindi, mi fermai un attimo, guardandolo dubbioso. Non volevo però sembrare un tipo che si spaventa o cose del genere, quindi, dopo qualche istante di riflessione, diedi il mio verdetto.
Se proprio vuoi uno scontro, ti accontenterò, ma non qui e non ora.
Poi, smisi per un attimo di parlare, alzando il mio sguardo al cielo, osservando per un paio di secondi la luna, che ormai era alta in cielo. Essa, era veramente bella.
Poi, tornai al mio discorso.
Se vuoi combattere, facciamolo al campo d'addestramento. Inoltre, tu non hai armi...Cos'è, combatti a mani nude, o le hai lasciate all'Accademia?
Poi, tornai a camminare con lui, aspettando cosa avesse da dire sulla mia idea. Sapevo benissimo quale sarebbe stata la sua risposta, o almeno ne ero quasi certo, ma volevo sentirglielo dire.

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Continuavo a cercare di decifrare quel ragazzo, ma proprio non ci riuscivo.
Ogni volta che parlava, sembrava alludere a qualcosa.
Inoltre, non mostrava un briciolo di emozione in volto, né parlando, proprio come me.
Ma da dove arrivava? Chi era davvero?
Non ero stupido, ed avevo capito benissimo che non era un essere umano. Era quindi un ibrido, ma qual'era la sua forma secondaria?
Accettò la proposta del combattimento al campo d'addestramento come mi aspettavo; in fondo, se gli andava di combattere, poco gli sarebbe importato del luogo in cui si sarebbe tenuto.
Poi, feci quasi per tornare indietro per raggiungere nuovamente la fermata, quando mi chiese se era uguale tornare a piedi.
Ma cos'aveva, la super-velocità, la capacità di teletrasportarsi, o cosa? Sarà almeno a conoscenza che io ero un essere umano, e non avevo capacità particolari, se non in combattimento?
Forse è meglio l'autobus, se non vogliamo tornare domani...
Raggiungere l'Accademia a piedi non era un'impresa impossibile, ma non mi andava di sprecare inutili forze in quel modo. Se volevo combattere al meglio delle mie capacità, non dovevo stancarmi.
Così, mi voltai, gli feci cenno con il capo di tornare indietro, e cominciai a camminare...

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