Aoki Terinae

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  1. Chacedy
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    【 Aoki 】

    aokiterinae
    ID Card


    » Nome: Aoki
    » Cognome: Terinae
    » Soprannome: Ao
    » Sesso: Femmina
    » Età: 15
    » Classe: Luminous Star
    » Livello: 2
    » Punti Exp: 14,5 pt
    » Gruppo sanguigno: 0+
    » Razza: Ibrido; Mezz’elfa
    » Segni particolari: Un graffito molto marcato sulla schiena.
    » Abilità Innate:
    - Parlare con i gatti.
    - Adattamento/evoluzione reattiva: è la capacità di adattarsi velocemente ad una situazione particolare, ad esempio sviluppando le branchie se immersi nell’acqua, o sviluppando le ali se si ha la necessità di volare; l’effetto può essere temporaneo o permanente.
    -Percezione con l’eco: simile all’abilità dei pipistrelli di avere la mappatura di un luogo attraverso l’emissione di un’eco (quindi è un senso sonar o radar).
    » Poteri:
    Illusion: Creare copie illusorie di se stessa, fino ad un Massimo di 5 per il momento. Queste copie possono colpire il nemico in qualsiasi circostanza, ma, siccome illusorie, una volta che questa finisce il corpo avversario non ha subito danni; se non tremori alle parti ferite nell’illusione.
    Deprivazione Sensoriale: consiste nel privare l'avversario della possibilità di percepire una o più tipologie di stimoli sensoriali (vista, udito, tatto, olfatto, gusto). Può essere usata come strumento di tortura. L'esposizione prolungata all'assenza di stimoli può produrre forte ansia, allucinazioni, pensieri bizzarri, depressione e comportamenti antisociali. Talvolta, nei casi più delicati, può portare alla pazzia. La scelta del senso da privare verrà scelta tramite un dado virtuale a sei facce che verrà tirato dal proprietario del personaggio che ha tale potere. La scala di scelta è la seguente:
    1. Vista
    2. Udito
    3. Tatto
    4. Olfatto
    5. Gusto
    6. A scelta del proprietario del personaggio.

    » Armi: /


    CHARACTERIAL DESCRIPTION
    Aoki non è una ragazza tranquilla, è sempre in movimento, anche se, quando deve svolgere un compito, preferisce essere cauta e riservata. Il suo sguardo è sempre serio, a causa della sua continua sensazione di abbandono nei confronti dei genitori. Questo la porta ad essere spesso antipatica a tutti. Educata con i superiori, mentre con gli amici è allegra e spensierata.

    PHYSICAL DESCRIPTION
    Poco più alta di un soldo di cacio, la ragazza si presenta con dei capelli biondi corti che arrivano a malapena alle spalle e due occhi neri come la pece. Il suo fisico non è ne robusto ne un potenziale fisico super allenato. E’ piuttosto asciutta.
    » Photobook: FOTO
    » Personaggio originale: Anna Asakura
    BACKGROUND
    -“Aoki, piccola mia, c’è una cosa che devi fare per il papà.” Disse Romìtema alla piccola. “Non è nulla di difficile, dovrai dormire per un po. Quando ti risveglierai potrai rivedere sia me che la mamma.
    -“Come vuoi papà. Buona notte.
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    Nella terra di genkaku, poco più ad est del mare del nord, vi era un piccolo laboratorio segreto, del quale pochissimi (se non nessuno) ne erano a conoscenza. In questo laboratorio venivano condotti esperimenti sul DNA degli elfi, mischiato con quello degli umani. Un esperimento mai condotto prima in tutto Genkaku. Un uomo di nome Romìtema era a capo di quella ricerca. Le informazioni pervenute su quel laboratorio sono molto ridotte, per questo non si sa quali siano gli scopi di queste fusioni. Arrivandoci per logica però, gli elfi (astuti, scaltri, con capacità di intuizione elevatissime, udito e vista molto acuti) farebbero guadagnare delle capacità soprannaturali mai viste prima.

    Esperimento numero 5 pronto, prepararsi all’apertura.“ – una gigantesca vasca uscì dal muro come un cassetto e dopo che gli scienziati ebbero premuto qualche tasto qua e la, la vasca si svuotò di un liquido verdastro e lasciò a vedere un corpo che pareva essere addormentato.
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    Hey ma che succede,sono… Viva?” – Pensai. “Beh.. riesco a muovermi, riesco a respirare..” ed esalai un respiro molto ampio. “C’è odore del mio papa..” – mi guardai intorno. “Dove mi trovo? Dov’è il mio papà?”. Cercai di sforzarmi il più possible per parlare ma mi era ancora difficile. Continuai a guardarmi intorno, non vedevo altro che pareti di scuro metallo che mi circondavano e mi davano un senso di claustrofobia. Ad un tratto, ebbi l’istinto di uscire da quel letto che mi aveva cullata per 10 lunghissimi anni. Sollevai leggermente la mano e la appoggiai contro il vestro della vasca. “Una semplice pressione non basterebbe a romperlo.” Raccolsi le poche forze che avevo e mi tirai su, sedendomi; poi cercai di romperla con un pugno. Un sonoro Crash, poi vidi migliaia di pezzi di vetro metallico cadermi addosso. Uno di questi mi si infilò in quello che si poteva miseramente dire “vestito”. Perché miseramente? Semplice, erano stracci cuciti malamente tra loro per permettermi una minima maschera. Mi salì un brivido lungo la schiena, dove quel pezzetto strusciò. Ebbi una reazione inaspettata… persino da me stessa! Iniziai ad agitarmi cercando di arrivare con le mie piccole braccine al pezzo che minacciava la mia schiena. Nell’agitazione non mi accorsi che anche le mie gambe avevano iniziato a muoversi e mi fecero precipitare dalla vasca sul pavimento facendo rompere il vetro nella maglia in pezzi ancora più piccoli, che mi aprirono una ferita esageratamente grande.
    Esperimento 5! Calmati!” mi urlò una donna da dietro una parete a vetro, “Non ti muovere o peggiori la situazione!” la cosa non mi fece di certo calmare e peggiorò la situazione più di quanto già lo fosse. “Qualcuno la vada a fermare!” questa volta era un uomo a parlare, una voce fredda e altezzosa. Era quella di papà. Fu a quell punto che mi calmai ed iniziai a parlare. “Papà.. papa!” Non ricevetti risposta. Una donna, probabilmente quella che aveva parlato qualche istante prima, si avvicinò a me e mi girò a pancia in giù aprendomi il vestito. In genere qualche altro esperimento come me avrebbe pensato di essere in pericolo, quando un umano si fosse trovato meno distante di 50 centimetri dal proprio corpo. Ma la voce del papà mi aveva mandata in una sorta di trans, e non avevo forze per reagire. Vi chiederete per quale motivo una voce tanto fredda mi potesse fare un simile effetto. Con tutta sincerità non lo so neppure io.
    Finalmente dopo ore ed ore di intervento ripresi coscenza e vidi la faccia del mio papa. Mi fissava con la sua solita dolcezza in quello sguardo freddo e ghiacciato. Ora non chiedetemi dove vedessi la dolcezza, perché non so spiegare neppure questo!
    Non potevo abbracciarlo a causa delle cicatrici sulla schiena. Ma il solo vederlo mi rasserenava l’animo.
    Hey paaadronshina!” – sentii la voce, la voce di un gatto.. Ebbene si, io posso comprendere i gatti. Quel tono era di Miza, il mio piccolo gattino… beh non più tanto piccolo! Erano dieci anni che non lo vedevo.
    Risposi a quell salute soltanto con un sorriso. Non potevo fare altro. Ogni minimo movimento, seppur involontario mi avrebbe riaperto la ferita.
    Papà intanto continuava a guardarmi e dopo aver fatto un “dialogo” tra me e lui telepaticamente, finalmente ricominciò a parlare. “Aoki… ascoltami bene, il papa vuole che tu vada a scuola.” Rimasi allibita da tali parole, non sapevo cosa fosse una scuola. “So benissimo che non sai cosa sia, per questo la mamma più tardi verrà a trovarti e ti spiegherà tutto. Ora riposa piccola, mentre attendi la mamma. Domani sarà un grande giorno.” In realtà so benissimo che passò ben più di una settimana da quando mi addormentai ma non capii per quale motivo il papa contasse i giorni in quel modo. Tuttavia, al mio risveglio vidi i suoi capelli biondi ed i suoi occhi contrariamente scuri e neri. L’immagine appariva quasi celestiale. Era lei, la mia cara mamma. Era li, che mi guardava con una dolcezza quasi apparente, ben diversa da quella del papa. “Piccola mia, ti senti meglio ora?” - mi chiese. “Si mamma. Papà mi ha ditto che vuole mandarmi a scuola.. cos’è? Un posto dove vivremo tutti e tre assieme per sempre?” Sorrise, doveva trovare la mia domanda alquanto bizzarra probabilmente. “No Tesoro, è un posto bellissimo dove imparerai molte cose. Dal controllo dei tuoi poteri, fino alla convivenza con altre persone.
    L’immagine non era poi così brutale, avevo bisogno di stare con qualcuno.. e siccome sapevo di essere abbastanza ignorante, mi serviva un’ istruzione. “Capisco.. ma potrò stare con voi?” La mamma sorrise ancora una volta “No piccina, le persone saranno del tutto sconosciute, ma siamo certi che ti troverai bene.” – “Ok..” risposi.
    Essendo cosciente delle mie condizioni mentali, capivo benissimo quello che diceva la mamma… ma non capivo per quale motivo le cose non potessero insegnarmele loro; dopotutto erano loro che mi avevano allevata fino a 4 anni. “Col tempo capirai piccola, ti voglio bene, mi raccomando fai attenzione”. Furono le sue ultime parole. Poi non la rividi più.
    Il giorno successivo mi svegliai su uno strano veicolo che ricordava tanto Mizas. Proprio così, un veicolo a forma di gatto! Non credetemi pazza, quello era uno degli unici mezzi che vi erano a Genkaku per spostarsi!

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    Intanto nel laboratorio Romi parlava con la “madre” di Aoki.
    -“Ho recentemente avuto una visione..” disse.
    -“Una visione? Di che tipo?” rispose Aotada.
    -“Questa volta.. era più chiara del solito.. non è un ricordo.”
    -“Continua, ti ascolto”
    -“Quando ho questa visione, vedo una ragazza dai capelli argentati e degli occhi di ghiaccio.. un’elfa, non un’ umana come me. La vedo li davanti a me, seduta su un banco di scuola, che ascolta una spiegazione.. Riesco vagamente a percepire cosa stia dicendo l’insegnante ma poi non mi rimane un ricordo della lezione.. Non so neppure il volto di quell’insegnante, ma qualcosa mi dice che sia un’elfa anche lei.
    In poche parole ho il sospetto che questa ragazza mi stia cercando e credo che non sia un buon motivo per il quale lo fa. Tuttavia ho una vaga idea di chi possa essere.
    ” – poi assunse un’aria pensierosa. “Nella mia vita ho visto molti elfi.. ma solo uno ricordo che avesse queste particolarità. Quest’elfa sarebbe.. mia figlia.
    Aotada si mostrò ancora più incuriosita. “Ma Aoki non ha necessità di cercarti.. e se fosse lei.. perché dovrebbe farti del male? Sappiamo entrambi che Numero 5 è un individuo affidabile.
    -“No, la ragazza non ha gli occhi neri.. li ha blu come il ghiaccio che circonda questo edificio.. Non può essere Aoki.”
    -“Allora per tua figlia intendi… la tua vera figlia? C…che..ca.. un momento non ricordo il nome.. Chacedy?”
    -“ Esattamente lei. Tuttavia se ha intenzione di cercarmi, non ha, come noi, il modo di trovarci. Noi non sappiamo dove si trovi.. e lei tanto meno.”
    -“Quindi come pensi di rimediare?”
    -“Ho fatto delle ricerche, ed ho trovato una scuola dove elfi come la ragazza in questione, ibridi come Numero 5 e addirittura umani.. sono ammessi. E’ l’unica scuola in tutta genkaku che non fa queste distinzioni razziali.
    Si chiama.. Heywa Accademy.”
    -“Credi potrebbe trovarsi li?”
    -“E’ soltanto un ipotesi, ma è molto certa.”
    -“Ora capisco per quale motivo hai mandato Numero 5 in quella scuola. Ma cosa credi di ottenere?”
    -“Vedi.. quando Aoki è stata messa in quella vasca, degli scienziati oltre a modificarle il dna le hanno dato la capacità di collegarsi con me mentalmente. Quando sarà il momento, potrò sapere se Chacedy si trova li e sarà a quel punto che avvierò la missione di Numero 5. D’altra parte, il cervello di N° 5 si sviluppa più velocemente del dovuto a seconda delle condizioni in cui si trova. Quando troverà la ragazza, non sarà più la bambina che conosciamo, avrà la mente matura come quella di uno scienziato di età avanzata.”
    -“Cosa intendi fare?”
    -“Per il momento la terrò sotto controllo.”
    -“Capisco. Ma perché proprio esperimento 5?”
    -“Perché tutti gli altri esperimenti, dal più spavaldo al più stupido, hanno dato esito negativo durante l’immersione. Perché ti preoccupa tanto? Non dirmi che ti sei affezionata a quell’ esperimento. Dovresti sapere che verrà disattivato se non obbedirà. Come tutti gli altri suoi precedenti.”
    -“Hai ragione.. è soltanto uno sciocco esperimento condotto per salvarti.”
    “Cuore di pietra.. per quale assurdo motivo ho accettato quest’incarico?!”

    EQUIPMENT
    Indossa sempre una bandana rossa che dopo il nodo pende abbondantemente lungo le spalle, ed un vestito nero.

    MEDALS & ABILITY
    bronzo



    Personaggio creato da Kalawathi e passato all'utente: Chacedy

    Il Regno di Genkaku



    Edited by Chacedy - 21/11/2012, 16:06
     
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  2. Chacedy
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    Aggiunti i punti che c'erano sparsi in giro per il gdr:
    1 pt per la Lezione #1
    2 pt per la medaglia di bronzo
    2,5 pt per la Lezione #2
    9 pt per la Quest #1

    Totale: 14,5 pt exp Lv.2

    Aoki ha diritto ad un nuovo potere; editerò il messaggio non appena l'avrò scritto :)


    EDIT:

    Deprivazione Sensoriale: consiste nel privare l'avversario della possibilità di percepire una o più tipologie di stimoli sensoriali (vista, udito, tatto, olfatto, gusto). Può essere usata come strumento di tortura. L'esposizione prolungata all'assenza di stimoli può produrre forte ansia, allucinazioni, pensieri bizzarri, depressione e comportamenti antisociali. Talvolta, nei casi più delicati, può portare alla pazzia. La scelta del senso da privare verrà scelta tramite un dado virtuale a sei facce che verrà tirato dal proprietario del personaggio che ha tale potere. La scala di scelta è la seguente:
    1. Vista
    2. Udito
    3. Tatto
    4. Olfatto
    5. Gusto
    6. A scelta del proprietario del personaggio.


    Edited by Chacedy - 21/11/2012, 16:02
     
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  3. Tsukamoto Arashi
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    Avvisa quando editi, che non lo notifica (:
    Comunque se hai trascritto bene i punti guadagnati son 14.5 in totale
     
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2 replies since 13/9/2012, 20:38   91 views
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