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Tsukamoto Arashi
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~Arashi Tsukamoto
Era l'alba del 1 aprile. Aria nuova, bagnata, densa di novità.
Insomma, la solita tensione prima dell'inizio, un misto di impazienza e curiosità.
Come tutti gli anni, Arashi si era alzata prestissimo, anzi, praticamente non aveva chiuso occhio. Era sempre molto agitata e presa dai preparativi prima di iniziare.
Amava l'Accademia e la considerava casa sua, pertanto il suo era l'atteggiamento di una padrona di casa che si appresta a ricevere i propri ospiti, tanti ospiti. Quasi un migliaio.
Ma la cosa che ogni anno le toglieva il sonno era sapere che non solo avrebbe rivisto volti noti, ma avrebbe anche accolto nuovi studenti.
Non amava relazionarsi con le persone, anzi, però fare gli onori di casa era una cosa che le riusciva particolarmente bene, forse perché gliel'avevano insegnato fin da quando era arrivata lì...
Dunque, dopo aver svolazzato pigramente per le aule, splendenti per le pulizie del giorno prima, i corridoi, a malapena illuminati dalla pallida luce dell'alba, le camere, perfettamente ordinate e profumate di fresco pulito, uscì in cortile.
Era lì che rimaneva di solito, tutte le mattine del primo giorno, in quanto il cortile era l'ultima zona che veniva sistemata.
Il giorno stesso dell'apertura, in genere, ci si svegliava qualche ora prima e si toglievano le ultime foglie secche dell'autunno, si riordinavano i fiori e si allestivano tavoli, sedie, e palco per il discorso del Preside.
Certo, Arashi si era alzata decisamente TROPPO presto e a quell'ora non c'era anima viva, tuttavia decise di aspettare il suo arrivo.
Di chi? Di Zenko, caposezione della Radiant Sun, il quale aveva il compito di aiutarla a svolgere un lavoro che lei, piccina com'era, non avrebbe mai potuto portare a termine da sola.
Volò fino a un ramo abbastanza basso del grande albero che stava davanti al castello, vi si sedette e inspirò a pieni polmoni l'aria fresca.
E attese.
Edited by Tsukamoto Arashi - 26/8/2011, 18:15
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Zenko ツZenko, al contrario, si era svegliato decisamente tardi. Era un dormiglione, anche volendo non ce l'avrebbe mai fatta a svegliarsi alle 7. Nonostante ciò, sapeva molto bene quel che doveva fare, era così ogni anno! Dopo essersi armato di un paio di scope, corse fuori dall'accademia tutto eccitato. Gli occhi gli brillavano all'idea di conoscere altre persone. Non vedeva proprio l'ora di farsi altri amici! Arrivò finalmente al grande albero e si fermò di fronte ad esso respirando poco più forte del normale per la breve corsa. Lasciò cadere le scope per terra e prendendo un bel respiro, mise le mani a cerchio attorno alla bocca.
« AAAAARAAAAASHIIII! Non star lì a dormire, vieni ad aiutarmi piuttosto! »
Urlò, salutando la ragazza poi con la mano ben alzata. L'urlo era così acuto che fece cadere altre 20 - 30 foglie dal grande albero.
« Uffa... Sempre a me »
Abbassò le orecchie, muovendo il labbro verso destra e facendo una smorfia ridicola. Prese una scopa da terra e incominciò a radunare le foglie appena cadute come se fossero pecore e lui il pastore. Era ormai diventato tutto monotono, succedeva così praticamente ogni anno. . .. -
Tsukamoto Arashi .
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~Arashi Tsukamoto
Osservò quella figura agile e sottile avanzare trafelata verso di lei e lo riconobbe subito: era il "piccolo" Zenko, Zenky per gli amici, e come al solito era in ritardo.
L'albero su cui era seduta vibrò leggermente al suo richiamo, quel tanto che bastava a far cadere diverse foglie e Arashi stessa da lì.
Fortuna per lei, era molto svelta di riflessi e prontamente frenò la caduta rimanendo sospesa a mezz'aria a circa un m da terra.
Zenko pareva non essersi accorto di nulla e continuava il suo lavoro imperterrito.
Arashi era a dir poco seccata: quel ragazzo era talmente sbadato e poco serio che a volte riusciva davvero a darle sui nervi.
Però quel piccolo sbalzo d'umore durò meno di un secondo: d'altronde Arashi lo conosceva ormai e lo considerava quasi come un fratello maggiore. Sapeva che, quando era necessario, sapeva diventare serissimo e assumere il controllo della situazione.
"Buongiorno" disse semplicemente, tenendosi dentro frasi ben meno cordiali, Vedo che ne hai combinata un'altra delle tue... sospirò poi, rassegnata, scendendo a prendere una scopa per aiutarlo.. -
.Zenko ツ
Il ragazzo sorrise, grattandosi lentamente il capo con la mano sinistra. Non le rispose, era consapevole del fatto che, a volte, il suo carattere così attivo non era gradito. Ma che poteva farci? Lui era così. Voleva chiederle se si era fatta male, invero era già pronto con del liquido disinfettante e delle garze, ma preferì non dire e fare nulla. Quindi tornò a radunare le foglie. Ben presto notò che alcune non stavano al passo con le altre, poichè rapite da qualche lieve folata di vento. Con uno scatto fulmineo allora, Zenko, mosse la scopa in quella direzione e le fece unire alle altre. In circa due ore avevano terminato il lavoro. I sacchi pieni di foglie erano ben due e il giardino, sembrava un meraviglioso mare verde. Soddisfatto Zenko si girò verso la ragazza, rimanendo a fissarla per qualche secondo, come se aspettasse che dalle sue labbra rosee uscisse qualcosa. Ma, nulla. Sembrava sulle nuvole, completamente andata. Il ragazzo strinse allora il suo sacco con uno spago.
« Ehi.. Abbiamo terminato, possiamo andare ad aprire i cancelli. »
Disse per poi voltarsi, avanzando lentamente nel verde.. -
Tsukamoto Arashi .
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~Arashi TsukamotoArashi prese il sacco e fece per seguirlo, quando vide a terra la bottiglietta di disinfettante.
"Allora se n'era accorto..." realizzò. Il suo volto era inespressivo come al solito, ma era come se avesse sorriso.
Prese il sacco, lo trascinò dove doveva e si girò prima verso di Zenko e poi verso il cancello. Dal fondo del cortile era tanto lontano da apparire infininitamente piccolo, viste le sue reali dimensioni.
Passò mezz'ora senza che Arashi spiccicasse mezza parola, si mosse solo quando arrivò l'ora.
Sapeva che Zenko era un vero imbranato, e non era passato un anno in cui non si fosse in qualche modo ferito col lucchetto che chiudeva l'enorme cancello... perciò decise di occuparsene lei e di mandarlo a chiamare il Preside.
Il tempo di arrivare al cancello e trafficare con le piccole e agili manine sul lucchetto, e le porte del cancello si aprirono lentamente da sé.
Un altro anno era iniziato..
L'inizioRole chiusa: Arashi e Yazenkø |
