Io sono UN Yuki Onna

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  1. †Crazy-Biri†
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    « Akayuki Jūgoya »

    La diversità a Genkaku è la routine. Ovunque uno si volti ci sono razze diverse, con stereotipi o meno. Corna, ali, zanne, code, orecchie... chi più ne ha più ne metta. Questo ammasso di creature, poi, si può notare meglio all'interno della famosa Heiwa Academy, un vero minestrone di diversità. Ed è proprio in questo luogo che si svolgerà la vicenda di oggi.
    In effetti in quella fredda giornata invernale, una creatura che raramente si vedeva da quelle parti fece il suo ingresso nell'atrio principale della scuola non camminando, ma bensì levitando. Aveva la pelle chiara come un fiocco di neve, in contrasto con i capelli corvini, chiusi in un una lunga coda da un nastro rosso. Una sciarpa azzurra gli cingeva il collo, la sua esile figura era nascosta da un pallido kimono dalle lunghe maniche mentre sul lato sinistro si poteva notare una lunga spada riposta nel suo fodero, di un materiale simile al ghiaccio.
    Eh si, era proprio Akayuki Jūgoya, UN Yuki Onna venuto dalle remote montagne innevate per studiare nella prestigiosa accademia.
    Si fermò al centro della sala, scrutando in giro con i suoi occhi di ghiaccio.
    Mormorò.

    -Da quel che mi hanno detto dovrei andare a recuperare il mio stemma... Dove diavolo dovrei recarmi?-

    Si grattò la testa. Non aveva mai lasciato la magione della sua famiglia prima d'ora. O almeno, non l'aveva mai fatto per andare così lontano e per restarci così tanto tempo, quindi era un po' spaesato, anche se non lo dava volutamente a vedere.

    "Dannazione a queste costruzioni gotiche..."


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  2. Screaming__Sociopath
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    « Mine Slow »


    Perchè spostarsi a piedi quando si avevano dei magnifici campi di forza per volare? Questa era la domanda che si era posta Minely quando, dopo aver ottenuto le chiavi della stanza del dormitorio e aver disfato i bagali, si era ricordata del fatto che si stava dimenticando qualcosa. Pensò e ripensò. Solo quando uscì dall'edificio si rese conto di cosa le mancava: Lo stemma, gli orari delle lezioni... e di certo qualche altra cosa. Però per ora aveva un obiettivo, aveva qualcosa da fare e non se lo sarebbe lasciato sfuggire. Quindi un po' per la fretta di voler fare tutto e subito , un po' per pigrizia aveva generato un campo di forza e ci era saltata sopra.
    Dove dovrei andare? uhm... Pensava guardandosi intorno, attraversando in volo i giardini dell'accademia.
    Direi di entrare dall'entrata... poi, a dove andare, ci penserò lì! Questa è al degna conclusione di come Mine agisse la maggior parte delle volte. Comunque sia cominciò a scendere piano piano fino ad arrivare pochi centimetri da terra cercando di rallentare e non fare un brutto atterraggio, nei quale era molto esperta.
    Ok, questo è l'atrio... rallenta Mine rallenta... e ora... Mine saltò in avanti facendo sparire il campo di forza.
    Evviva! Sapevo di potercela fare bene!
    Esclamò quasi urlando, ma cercando di contenersi. Si guardò intorno per controllare se qualcuno l'aveva notata. Un paio di studenti la stavano fissando, ma lei non ci fece caso perchè fu più attirata dallo spaesamento di una ragazza, o perlomeno la pensò tale a causa dei capelli lunghi e neri.
    Così si dimenticò quasi completamente di quello che doveva fare e decise di aiutare quella ragazza.
    Ciao! Ti posso aiutare? Disse con un sorrido allegro stampato in faccia, piazzandosi davanti a "lei"


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  3. †Crazy-Biri†
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    « Akayuki Jūgoya »

    Come detto precedentemente, la Heiwa racchiudeva una varietà mostruosamente grande di creature diverse. Yuki nell'arrivare all'atrio lo aveva già concordato.
    Eppure, pura casualità, il primo essere a rivolgergli la parola è un umano, una ragazzina pallida (non quanto lui) con i capelli racchiusi in due codini. Che era umana Yuki lo capiva ad occhio: anche se certi demoni o altre creature possono assumere una forma pressochè indentica a quella umana, era stato addestrato a percepire la natura dell'energia vitale di qualcuno anche senza assorbirla, in modo da riconoscere il suo futuro padrone fra mille.
    Comunque, la ragazza gli si avvicinò.

    Ciao! Ti posso aiutare?

    Yuki aveva smesso di levitare prima, quando si era fermato. Così la ragazza probabilmente non aveva ancora capito con che genere di creatura aveva appena rivolto la parola.
    La guardò, puntando i suoi occhi glaciali in quelli di lei, poi distolse lo sguardo, e freddo come il ghiaccio parlò. Il suo tono di voce era abbastanza ambiguo, così come il suo aspetto.

    -No grazie. Mi stavo solo orientando, non mi serve il suo aiuto, signorina. Piuttosto, anche lei sembra una matricola.-

    Aveva una parlata formale... troppo formale. Non avrebbe accettato un aiuto neanche a morire, era fatto così. Le osservò il petto (senza intenzioni maliziose, eh?).

    -Per caso si sta recando anche lei a recuperare lo stemma?-

    Si guardò intorno. Tra la gente apparentemente normale che girava nell'atrio scorse anche qualche brutto ceffo. Non era propenso a farsi aiutare, ma se l'aiuto partiva da lui... la storia era completamente diversa. In più servire un umano sarebbe stato un valido allenamento.

    -Sarebbe mio dovere scortarla fino in presidenza. Anche se siamo in una scuola, di brutte presone ce ne sono comunque... non è strano che qualcuno degli anni superiori cerchi di molestare le matricole. E comunque devo recarmici anche io. Se me lo permette, signorina...-

    Si inchinò (nel modo orientale).

    -...io, Akayuki Jūgoya, sarò al suo servizio, per il momento.-


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  4. Screaming__Sociopath
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    « Mine Slow »



    Mine non stava mai a guardare i dettagli, non sempre perlomeno, ma soprattutto quando le capitava di voler aiutare qualcun altro. Però quando si ritrovò gli occhi di lui\lei che la fissavano negli occhi rimase molto colpita.
    E ora era assalita da un dubbio. Era un ragazzo o una ragazza? L'aspetto era così femminile, ma la voce e.. forse gli occhi... non riusciva a capirlo. Ma era così importante? Rimase in silenzio un paio di secondi ad arrovellarsi su quella domanda quasi senza ascoltare quello che gli stava dicendo, perchè ogni parola che pronunciava con quel tono così freddo, come senza vita sicuramente secondo il suo parere, la colpiva. Sembrava non esserci emozione nella creatura che aveva davanti. Doveva essere una sua impressione. Fatto sta che si concentrò per cercare di capire che tipo fosse la persona che aveva davanti e che aveva appena rifiutato il suo aiuto per offrirgli il suo.
    Mine si portò prima la mano sul mento in posizione di riflessione. Poi il suo sguardo si illuminò e sorrise di nuovo. A giudicare dal nome quello che aveva davanti era un ragazzo.
    La prima cosa che fece, per rispetto, fu rispondere all'inchino nello stesso modo e nel frattempo si presentò anche lei.
    Mine Slow, piacere. Non serve essere così formali! Sono una matricola anche io e anche io, come hai detto tu, sto andando alla ricerca dello stemma! Quindi ci faremo compagnia a vicenda se ti va! Riguardo ai brutti ceffi... Non preoccuparti! Posso prenderli benissimo a legnate anche io! Esclamò sorridendo e portando le mani dietro la testa.
    Mine si guardò intorno e non diede possibilità di replica al ragazzo che aveva di fronte, decidendo da sè il dà farsi.
    Visto che il nostro obbiettivo è comune propongo di metterci in marcia! Verso la segreteria! Andiamo! Esclamò con enfasi, forse esaltandosi un po' troppo.
    E con un saltello cominciò a camminare verso la direzione in cui si ricordava fosse collocata la segreteria. Buttando un'occhiata dietro per vedere se la stava seguendo.
    Dopo soli due passi si rese conto che era calato tra di loro il silenzio... cosa che le dispiaceva un po'... così si avvicinò al ragazzo. Se vuoi mi puoi chiamare Minely Aggiunse, cercando di iniziare una conversazione



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    Edited by Screaming__Sociopath - 4/1/2013, 22:46
     
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  5. †Crazy-Biri†
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    « Akayuki Jūgoya »

    La ragazza si inchinò a sua volta.

    Mine Slow, piacere. Non serve essere così formali! Sono una matricola anche io e anche io, come hai detto tu, sto andando alla ricerca dello stemma! Quindi ci faremo compagnia a vicenda se ti va! Riguardo ai brutti ceffi... Non preoccuparti! Posso prenderli benissimo a legnate anche io!

    Yuki provò a replicare.

    -Comunque io...-

    Ma venne interrotto bruscamente da lei.

    Visto che abbiamo il nostro obbiettivo è comune propongo di metterci in marcia! Verso la segretiria! Andiamo!

    Il ragazzo la guardò, con un figurativo gocciolone di sudore, incamminarsi pimpante e saltellante.

    "Però, ne ha di entusiasmo la ragazza..."

    Si mise a seguirla tranquillamente da un paio di metri di distanza, camminando, con la mano poggiata sull'elsa della spada.

    "Comunque, il mio futuro padrone potrebbe avere qualsiasi personalità, sono preparato a tutto..." Pensò, e chiudendo un attimo gli occhi sorrise lievemente.
    Quando li riaprì, la ragazza gli si era affiancata, guardandolo. Yuki si imbarazzò un poco, non era abituato alla vicinanza con gli umani.

    "C-che vuole?"

    Se vuoi mi puoi chiamare Minely disse lei.

    Yuki chiuse nuovamente gli occhi (e intanto stava anche camminando, non fatelo a casa bambini), corrucciando la fronte e portandosi per un momento la mano alle tempie.

    "C-chiamare un umano... una donna per giunta... senza suffisso è alquanto scortese..."

    Sospirò, poi la guardò di lato.

    -V-va bene, Minely-dono.-

    Poi tacque. O meglio, non sapeva cosa dire...


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  6. Screaming__Sociopath
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    « Mine Slow »
    Believe in me, because I belive in you ♀

    Anche se era un po' stordita Mine non potè non notare l' imbarazzo del ragazzo.
    ma non ci diede molto peso, pensò che fosse semplicemente timido.
    -V-va bene, Minely-dono.-
    La ragazza tornò dubbiosa e il suo sorriso si offuscò per un secondo
    Cosa voleva dire dono? Non aveva la minima idea che fosse un epiteto e trovava la frese del ragazzo un po' insensata per questo. Forse il ragazzo, per la timidezza, aveva cominciato a balbettare e a confondersi! Questa era l'ipotesi che si fece strada nella mente di Mine mentre una molto più allentante si impose e a quel punto Mine senza pensarci due volte prima come parlando tra sé e sé come continuando il ragionamento, poi alzando la voce, parlò:
    Dono... uhm... potrebbe... no, no, troppo assurdo però...
    Saltò davanti al ragazzo bloccandolo.
    ah! ho capito! Vuoi farmi un dono! Che gentile! Ma non esagerare! Apprezzo anche un semplice Sandwich come regalo! Ma non adesso! Adesso andiamo in segreteria!
    Disse riprendendo a camminare fischiettando.
    Se ti chiamo Yuki va bene? è così carino come nome, eh Yuki?



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5 replies since 2/1/2013, 02:35   104 views
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