Burst! Act- II

Role chiusa: Sely, Kikyo, Arashi e Volpe.

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    Vabbeh , ormai lo sapete tutti XD!

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    Nevius Cross

    Non che ci fosse molto da dire, questa volta.
    Nevius attendeva la risposta di Zenko, cosa che non si verificò, il che gli fece azzardare la mossa di avanzare anche lui verso il terzetto di cui cominciava a sentirsi un po' meno parte: lo stavano distanziando? Certo, lui non era travolgente,non agli inizi almeno, ma si inseriva nella vita delle persone a poco a poco: avrebbe trovato invadente imporre la sua presenza sin dal principio dopotutto.
    Non voleva però rimanere relegato al di fuori dell'allegro terzetto, specie perchè era stato lui a proporre la festa.
    Ascoltava con silenzio i due parlare dell'assegnazione delle camere, quindi puntò l'indice sulle sue stesse labbra, con lo sguardo vagamente distratto.
    "Ah, è vero! Io ho presentato la domanda con l'iscrizione tempo fa, cercavo una camera per me e Victor!"
    Aggiunse frettolosamente, essendogli tornata improvvisamente questa cosa in mente.
    "Nee nee, a me niente?"
    Quanto all'offerta delle caramelle, inutile dire che Nevius ne avrebbe desiderata una anche lui se avesse potuto mangiarla: gli tornarono in mente certi commenti riguardo al non accettare caramelle dagli sconosciuti e gli venne da sorridere a riguardo.
    "Prego, non fate complimenti! Ne porteremo tante in camera per il pigiama party se vi piacciono! Il replay della festa sarà anche meglio dell'originale, vedrete!"

    E non lasciò appunto la mano di Victor, nonostante non gli avesse parlato certamente non aveva alcuna intenzione di trascurarlo.



    Mi scuso per il post un po' più corto dei precedenti, ma non avevo molte idee pur non volendo interrompere la role ><" sarebbe meglio iniziare il pigiama party no?


    Edited by *Kikyo-chan* - 12/11/2011, 17:36
     
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  2. Tsukamoto Arashi
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    Ghe pensi mi '-'



    mypictr150x1501

    ~Arashi Tsukamoto

    Come notò l’espressione da cucciolo abbattuto di Zenko, Arashi ebbe un fortissimo impulso di abbracciarlo, e a stento si trattenne dall’andarlo a coccolare, esattamente come si fa con un cane quando, dopo averlo sgridato più del dovuto ingiustamente, questi mostra quell’espressione da cucciolo abbattuto.
    Era così carino, con quel faccino triste! Evidentemente credeva davvero di essere stato lui a ritrovare il ‘desiderato’, che aveva scoperto chiamarsi Nevius… aaah come sapeva diventare piccolo e ingenuo quel ragazzo! Il suo corpo era quello se non di un adulto, di certo di un ragazzo grande e ‘grosso’, ma la tua mente era in buona parte rimasta quella di un bambino.
    Come quando si erano conosciuti.
    Allontanò questi pensieri dalla sua testa con la stessa rapidità con cui essi erano affiorati: non voleva. Non voleva che entrassero e prendessero il controllo delle sue azioni, che la distraessero dal dovere –inesorabilmente esso ritornava, il suo dannato senso del dovere, devozione nei confronti di Burst, quasi come se fosse folle per amore -.
    Voleva e non voleva abbracciarlo. Ma non erano soli. E non erano con le mani in mano.
    Sfogliò rapidamente con la vista tutti i nomi che aveva sul registro, finché, sotto alla lettera C, non vide i due gemelli. Cross. Victor e Nevius Cross. Chissà perché li avevano segnati insieme… evidentemente era di fondamentale importanza che i due non venissero separati.
    Alzando poi lo sguardo sul suo collega lo trovò abbastanza impacciato: cosa normalissima, ma fortunatamente non aveva più l’espressione ‘cane appena sgridato’, era tornato normale, con la sua espressione rosea.
    Tuttavia poi successe qualcosa di inaspettaato. Victor, il tizio che poc’anzi l’aveva guardata male, si era voltato verso di lei e le aveva porto una caramella. No, due, ce n’era una anche per il suo collega.
    Le brillarono gli occhi. Doveva contenersi, assumere un’espressione composta ecc. ecc., ma dopotutto anche lei era una bambina.
    La sua espressione cambiò, era come se i suoi occhi rossi fossero diventati lucidissimi d’un tratto, e subito afferrò una caramella, la scartò e se la mise in bocca, gustandone il dolce sapore. Non si sarebbe mai detto, ma Arashi reagiva sempre positivamente ai gesti di cortesia nei suoi confronti… se anche la caramella non fosse stata di suo gradimento, l’avrebbe accettata e mangiata comunque. Non che la cosa le avesse così, di colpo fatto cambiare opinione riguardo al vampiro: ci voleva ben altro che una caramellina per conquistare la sua fiducia, tuttavia quell’inaspettato appello al suo lato infantile era sicuramente un bel passo in avanti.
    Anche il solo fatto che Arashi avesse abbassato la guardia a tal punto da non sospettare di ciò che aveva appena ingerito poteva esser considerato un significativo progresso.

    Rigraziò con un inchino: parlare a bocca piena era una delle cose meno fini che una ragazza per bene potesse fare.
    Si vociferava di un pigiama party: lei sapeva solo vagamente cosa fosse, ma non le interessava minimamente. Non le piacevano le feste, non le piaceva conoscere nuova gente né tantomeno era chissà quanto socievole. C’era una sorta di muro invisibile tra lei e tutti gli altri studenti, e ce n’era un altro tra lei e il suo Zenko, anche se quest’ultimo era sicuramente molto più sottile.
    Non aveva ben compreso se quei due avevano invitato lei e/o il suo collega, anzi c’è da precisare che non aveva quasi prestato attenzione al discorso, tuttavia, ignorando bellamente quella parte, e spostandosi verso il cancello, disse:
    ”tutto ok, ho trovato i vostri nomi sul registro. Vogliate seguirci, prego, i dormitori sono da questa parte.” fece un cenno con la mano e li precedette varcando il cancello. Ancora questa ed era fatta, poteva andarsi a riposare: il giorno dopo sarebbe stato un altro giorno di lavoro e per svolgerlo al meglio ed essere in piena forma niente era meglio di un adeguato riposo notturno.
    Non poteva nemmeno immaginare cosa frullasse per la testa del suo ‘cucciolo’: quella notte, probabilmente, sarebbe rimasta a sveglia più a lungo del solito.



    Ora Zenky dovrebbe chiuderla XD poi tocca di nuovo a Sely, infine Kikyo con l'ultimo post. Comincio già a segnarvi, stanza 101M!
     
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    Genkaku RPG

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    zenkσ

    Il piano era avviato e lui ne era convinto. Cosa mancava? Ci pensò un attimo, sospirando -ormai stanco per la giornata- portando il viso al cielo. Nessuno se n’era accorto, ma poco a poco il cielo si stava annuvolando. Dapprima di grigio e poi di nero. Dopotutto era normale. Quello era il periodo più piovoso dell’anno, la primavera. Cosa mancava? Mancava il “cosa fare”. Avrebbe potuto fare irruzione nella camera di Arashi, ma senza nulla da fare si sarebbero annoiati subito. E’ che al momento non aveva proprio idee. Insomma! Era la sua prima volta, c’era da capirlo, accidenti. Si poteva definire giustificato, in un certo senso. Dalle parole del vampiretto, però, sorse un altro problema. Anche lui voleva fare un pigiama party e avrebbe invitato entrambi. Certo, era felice di essere invitato ad una cosa del genere, non gli era mai capitato e di certo si sarebbe divertito! Peccato che i suoi piani erano diversi. Quella sera, infatti, era occupato. Non poteva mandare all’aria tutto, si era perfino fatto una lista mentale di cosa doveva fare! I suoi pensieri furono interrotti quando il vampiretto, tirò fuori un pugno dalla sua tasca, agitandolo a mezz’aria con un sorrisetto stampato sulla bocca. Dalla sua mano partì un odore particolare. Dolciastro e zuccherato. A Zenko arrivò subito al naso, era molto sensibile in tutti e 5 i sensi. Le sue orecchie pelose si agitarono e la sua coda gli fece subito compagnia. Era un tipo molto emotivo. Bastava poco per attirare la sua attenzione. Stette a sentire quanto il vampiretto aveva da dire. All’inizio parlò di una torta.

    "Aaaah che buona…"

    Pensò senza contegno, mentre una goccia di saliva gli scese dalla parte sinistra della bocca. Prontamente se l’asciugò col dorso della mano. Non stava nella pelle. Chissà cosa racchiudeva lì dentro. Anche se aveva tutte le speranze di questo mondo, era impossibile fare una torta tanto piccola da poterla tenere in un pugno. Finalmente l’aprì: aveva in mano due caramelle. Il volpino assunse subito un’espressione sorpresa, da bambino. In un attimo quel vampiro lo aveva reso felice, con una caramella. Arashi prese la propria prima di lui e la mangiò. Zenko dal canto suo, la prese, ne fissò la carta lucida –come se volesse gustarsela con gli occhi- e se la mise in tasca. Abbassò un attimo il capo , imbarazzato, tornando a fissare il suo nuovo amico poco dopo.

    "Grazie."

    Un semplice e sincero grazie. Detto in un tono pacato e infantile allo stesso tempo. Era davvero un vampiro strano. Non ne aveva mai incontrati così. Solo assetati di sangue e null’altro. Lui era diverso, ed era evidente che ci fece subito amicizia.
    Gli dovrò fare un regalo anche io, se no non vale!
    Pensò. L’altro fratello invece non gli piaceva molto. Se ne stava sulle sue, non spiccicava parola e faceva il carino quando serviva. Nonostante ciò, non sembrava un cattivo fratello, anzi, il modo in cui teneva per mano l’altro era una prova del bene che gli voleva e che si volevano. Finito di mangiare la caramella, anche Arashi ringraziò, solamente con un inchino però. Disse poi ti aver trovato i loro nomi sul registro e incominciò a farsi strada per portarli a destinazione. Erano entrambi visibilmente stanchi, non c’è che dire, era stata una giornata piena e anche Zenko non vedeva l’ora di rintanarsi nella propria camera per dare inizio al suo piano. Insieme ad Arashi fece strada ai due gemelli, portandoli lentamente ai loro alloggi.

     
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    Victor Cross
    Sembrava che il suo regalo fosse stato davvero gradito! Victor ne fu felice ed espresse questa sua felicità con un sorriso benevolente e allegro: si erano già fatti degli amici, evviva!
    Probabilmente ad un esterno potrebbe apparire strano come Victor usasse la prima persona plurale invece della singolare, ma ormai era così abituato a vivere in simbiosi con suo fratello che dava per scontato che i suoi amici fossero amici di Nevius e gli amici di Nevius fossero amici suoi; così come era abituato a dividere il letto, il cibo e qualsiasi altra cosa.
    Osservò gli occhi della ragazza - ancora non conosceva i nomi dei due - farsi quasi lucidi e si trattenne dal ridacchiare: non pensava che una semplice caramella potesse avere tutto quell'effetto! E la questione della torta sembrava aver fatto breccia nel ragazzo; insomma, Victor aveva davvero toccato il tasto giusto!
    Si rivolse con un gran sorriso a Nevius, il quale si stava un po' lamentando che per lui non avesse preparato nessuna sorpresa, e a quelle parole il vampiro rise e strinse istintivamente la sua mano e, atteso che entrambi i capiscuola voltassero loro le spalle per cominciare a guidarli, il vampiro assottigliò gli occhi gialli, un'espressione molto simile a quella di un felino. Allungò il collo e, in un soffio, sfiorò le labbra del fratello con le proprie per pochi secondi, per poi tornare al suo posto ed agitare per aria un dito «Nee nee, capriccioso Neville! Davvero pensavi che non avessi una sorpresa in serbo anche per te?»
    Aveva atteso che sia l'albina che il biondo si fossero voltati non perché si vergognava del gesto che aveva fatto - per carità, lo avrebbe fatto anche su un palcoscenico! -, ma semplicemente perché quello che aveva appena detto a suo fratello intendeva essere un sussurro privato tra loro due. Una di quelle piccole complicità nascoste che a Victor piacevano tanto.
    Infine, con un sorriso vivace ed energico, diede una piccola scossa al fratello per farlo muovere «Andiamo, andiamo! E se ci sono i letti a castello... io dormo sopraaaaa!»
    L'esclamazione fu fatta a voce alta e chiara, mentre si poneva di nuovo davanti a Nevius. Come sempre, intendeva lui essere quello che camminava davanti, e questa volta, se non avesse davvero trovato un letto a castello ma due singoli da unire, si sarebbe voltato con un sorriso molto, molto soddisfatto.


     
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    Nevius Cross
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    Ah, che silenzio!
    Nevius cominciava a rimpiangere tutto quell'agitarsi di voci di poco prima, specie di quella di Victor. Si stiracchiava pigramente, distendendo lentamente le braccia in alto -lasciando per un attimo la mano di suo fratello, altrimenti l'avrebbe sbilanciato di certo- per prepararsi a ciò che di movimentato si aspettava sarebbe venuto dopo.
    Era assodato che avrebbero fatto festa tutta la notte e, se non fosse stato per le lezioni del giorno dopo, avrebbero barricato le tende e avrebbero continuato fino al mattino.
    Mentre ancora lui aspettava, calmo e al contempo irrequieto perchè pensava già alla festa -da quanto tempo non festeggiavano più, lui e Victor?-, e se ne stava distratto con le mani intrecciate dietro la nuca, Victor, che aveva opportunamente aspettato l'attimo in cui gli altri due si erano voltati, si avvicinò a lui in un sussurro talmente ravvicinato alle sue labbra da potersi considerare un bacio.
    Ah, a non avere tenuto le mani sulla nuca in quel momento! Avrebbe fatto in tempo ad abbracciarlo, prendergli il mento e baciarlo ancora, o qualcosa di coinvolgente in tempo prima che si distaccasse - ma in ogni caso la promessa di Victor lo fece sorridere. Sorrideva sempre, sì, ma ogni volta per un motivo diverso.
    Ad un certo punto la ragazza -di cui ancora non sapeva il nome- annunciò che avevano la camera in comune e che li avrebbero condotti lì.
    "Ah...grazie mille!"
    Fece lui, riprendendosi dall'incanto di poco prima, e, siccome era l'ultimo della fila, ne approfittò per circuire di nuovo Victor e cingergli le spalle col braccio, come se avesse voluto indicargli qualcosa all'orizzonte o spronarlo ad andare all'avventura.
    "Andiamo?"


     
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  6. Tsukamoto Arashi
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    Role conclusa!

    Poi Volpe verrà a inserire il codice di chiusura non appena aprirete il topic stanza.


    Ho già scritto le vostre valutazioni, ma vorrei prima discuterne col capo visto che stavolta abbiam ruolato in due.. solo che attualmente è nel mondo nei sogni XD dove tra l'altro dovrei essere anch'io a quest'ora...
    Domani saranno postate! ^__^
     
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20 replies since 15/10/2011, 19:41   334 views
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