Il Regno di Genkaku GDR

Posts written by Lady Flame ~

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    In sintesi: sei un'essere adorabile °^° xD
    Piacere mio Dead ù.ù
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    Thanks (=
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    Tu sei Volpe, giusto? °^°
    Comunque, penso proprio di sì ù.ù
    Grazie mille per il bentornato (=
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    E' stata gentilissima devo dire *^* comunque, grazie mille per il... penso sia giusto dire "bentornato" e non "benvenuto" spero di riuscire a rimaner più tempo questa volta xD contando che l'altra volta s'erano messi pure gli esami dell'uni =w="
    Che siete indistruttibili lo vedo *^* e noto anche come sia diventato doppiamente faigo il gdr <3
  5. .
    Tranquillo x°D era anche probabile che ci fosse un'altra ladyflame sul communityx°D
  6. .
    ...a costo di ricattare gente, DEVO ASSOLUTAMENTE VEDERLI! *A* scommetto che anche la sua voce trasmette più di quanto faccia in cd ç____ç

    Tranquilla xD anzi, tiringrazio, intanto, così, posso chiedere nella sezione di ricerca role volendo *^*

    Crazy: carissimo, penso che io e te, in una certa maniera ci conosciamo x°D
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    E' una cosa a cui aspiro ardentemente vederli dal vivo ç_________ç penso che sarebbe lacosa più bella che mi possa capitare çwç" lei è sempre bella vero? **

    Grazie mille cara, non sapevo dove postare LOL x°D
  8. .
    Io semplicemente AMO i Within Temptation *_* voglio avere tutta la loro discografia dvd compresi incasa çwç"
    E, Tim Burton... è un mito quell'uomo, accoppiato poi a Johnny.... Dio, fan faville xD
    Piacere di conoscerti Valentina ù.ù Adoro il tuo Nick :v
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    Uppo questa presentazione inquanto in molti non mi conoscono :v e non volendo ripetere la presentazione beh... leggeranno questa che è esaustiva ù.ù
    Sì, sono tornata a rompervi le balle <3
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    Entrambe seguivamo ciò che ci accadeva intorno nel completo silenzio.
    I comportamenti dell’una o dell’altra persona, il loro modo di porsi nonché quello di reagire.
    Studiati.
    Tutti.
    Sembravano essere affamati, chi di qualcosa, chi di qualcos’altro e, al momento, l’unico che era riuscito a tacere un po’ il proprio appetito era quello strano ragazzino.
    Aggrottai le sopracciglia: era strano che la vampira non avesse trovato cibo all’interno dell’accademia. Non solo le prede ambulanti che aveva ma, essendo quello un luogo specializzato nel soprannaturale, doveva in qualche maniera essere abituato anche ad appetiti tanto pericolosi ed essere fornito per qualsiasi creatura lì presente.
    « Hai già provato a controllare nella dispensa della mensa, a chiedere lì? Mi sembra strano che in una scuola simile non abbiano provvisto anche a del sangue per creature come te. »
    E fortunatamente il vampirismo era un qualcosa di abbastanza comune nel mondo del sovrannaturale, se si fosse trattato di cibarsi di anime o roba simile beh, penso che in quel caso ci saremmo trovati davanti ad un problema un po’ più grande.
    Dopo aver riflettuto qualche istante decisi di alzarmi, prendendo con me il borsone.
    « Penso che me ne andrò a cercare la mia stanza.
    Un cenno della mano, ed infine mi diressi verso l’edificio di quelli che dovevano essere i dormitori.

    Penso che sia la scelta migliore mandarla via. A causa degli studi son poco presente, dovevo pensarci prima effettivamente ma... almeno così non sarò più causa dei blocchi nella role. Scusatemi ancora >.<
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    Ma benvenuta *-* fotografa *_* non pratico fotografia ma... l'ho sempre trovata bella come passione <3
    Benvenuta ancora =)
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    Non riuscivo a capire come fosse possibile che, a quell’ora, ci fossero tutte quelle persone in giro, in un’accademia che fra le altre cose aveva anche il coprifuoco.
    Il mio vicino di panchina aveva proposto alle persone presenti di sedersi, seppur non sembrava che in molti ne fossero realmente interessanti; altra proposta avanzata da lui?
    Presentarsi.
    Non avevo idea di quanti fossero realmente interessati a conoscere i vari nomi, non avevo idea se ci fosse realmente qualcuno d’interessato. Io sicuramente non lo ero.
    Non ero esattamente asociale, non ero neanche esattamente socievole: donna d’interessi, ecco come amavo definirmi.
    Le conoscenze che avevo erano prettamente d’interesse, tutto il resto poteva smettere di esistere in qualsiasi momento; se non mi veniva portato qualche vantaggio da un certo individuo... beh, poteva anche essere sbranato da un branco di lupi, almeno sarebbe stato un ottimo intrattenimento!
    « Visto che sei tu a proporre, non dovresti anche essere il primo a presentarsi? »
    Oh, quanto amavo tergiversare.
    Era forse un divertimento che accumunava me e Jillian... ma lei oltre che per divertimento lo faceva anche per necessità. Piccola creaturina innocentemente sporca...
    Un nuovo arrivato, sembrava più imbarazzato nel chiedere dove trovare del cibo piuttosto che nel trovarsi davanti ad un bel po’ di gente.
    Nella borsa avevo qualcosa da mangiare, ma ero indecisa se dargliene o meno.
    Mi piegai in avanti, scavallando le gambe e poggiando sopra le ginocchia i gomiti, intrecciando poi le dita di entrambe le mani fra loro.
    Lo guardai attentamente.
    Sembrava un normalissimo ragazzo, l’unico segno riconoscibile era la cicatrice sotto l’occhio, oltre alla strana pettinatura; forse sotto la luce del sole avrei potuto notare qualcosa in più.
    « Mi ricorda un cagnolino. »
    « Cosa? »
    « Hai capito bene... »
    « Non ho ben capito il perché! »
    « Non ne ho idea... dubito ci sia un vero e proprio motivo, sai? »
    Socchiusi gli occhi sospirando... mi distraeva con quelle affermazioni senza senso.
    Probabilmente lo aveva semplicemente pensato ma si era lasciata sfuggire tal pensiero come se fosse un’affermazione vera e propria, una riflessione da fare insieme a me.
    Sghignazzai appena, ripensando alla breve conversazione avuta con lei; mi girai verso il borsone, lo aprii e vi frugai dentro.
    Finalmente trovai, nella tasca interna, un pacchetto di carne essiccata.
    Mi voltai nuovamente verso il ragazzino con il mio solito sorriso indecifrabile, gli occhi che da lingotti argentei, sembravano essersi trasformati in vere e proprie lance, come se volessi perforare l’apparenza del suo sguardo per comprenderlo senza conversare.
    Vi era una ragione? Ovviamente no, o meglio, forse volevo vedere semplicemente che tipo di reazione avrebbe avuto quando gli avrei porto quel cibo, ogni singolo mutamento che sarebbe avvenuto nella sua espressione e, scoprire così, se l’analogia che aveva fatto Jillian era o meno azzeccata.
    « Spero che vada bene. »
    Pronunciando quella frase sembrò quasi che la mia espressione si ammorbidisse, e la precedente non fosse altro se non un illusione della mente.
    Avevo richiuso la borsa precedentemente, così potei alzarmi e dirigermi con il mio tipico passo felino - silenzioso ed elegante – verso al diretto interessato.




    Edited by Lady Flame ~ - 8/1/2012, 20:47
  13. .


    Sorrisi amabilmente al ragazzo mentre risollevavo la borsa e la poggiavo sulla pietra del viale, osservandolo mentre si risedeva; mi accomodai a mia volta sulla panchina, poggiandomi allo schienale e lasciando ricadere la testa indietro per lunghi istanti.
    No, non mi soffermai a guardare il cielo, chiusi semplicemente gli occhi ascoltando attentamente il mio respiro nonché il battito cardiaco. Avevo camminato abbastanza per quella giornata e sentivo il bisogno di rallentare la frenesia che percepivo in me.
    Con una mano poggiata sul borsone beige, e l’altra che andava dietro alla panchina, mi sentivo comoda, i muscoli si stavano lentamente rilassando e, finalmente, tutto il resto sembrò calmarsi.
    Riportai la testa eretta per poi rialzare lentamente le palpebre quel che bastava per potermi guardare intorno.
    Un’altra ragazzina era arrivata.
    Spiccava in mezzo a tutti noi con la sua capigliatura dorata.
    Aggrottai la fronte con fare perplesso .
    Poi, uno strano sorriso spiccò sulle mie labbra...indecifrabile o meglio, poteva essere letto sotto qualsiasi chiave, interpretato in mille modi.
    « Esiste un freddo ben peggiore di questo... »
    Sembrava che avessi perso un’altra tonalità nel pronunciare quella frase.
    Dai miei occhi non trapelava nulla, solo una calma piatta.
    L’altra ragazzina invece... sembrava avere qualcosa che non andava, mentre il tipo accanto a me non sembrava molto propenso alle chiacchiere.
    Dove diamine mi ero andata a cacciare?
    « Grazie mille comunque.
    La voce era tornata normale, apparivo quasi cordiale nel ringraziare il ragazzo.
    Jillian si rifece presente, invitandomi a fare perlomeno attenzione sui miei cambi di comportamento.
    Lei voleva avere meno gente possibile fra i piedi, e meno casini... più o meno.
    Io volevo un altro genere di rapporto con gli studenti della scuola. Il mio narcisismo aveva bisogno di essere nutrito.
    Accavallai le gambe mentre portavo la mano che poggiava sul borsone al collo, giocando appena con il ciondolo della mia dolce metà.
    Al posto mio avrebbe invitato quella ragazzina ad andarsene dritta nella stanza, il ragazzo non lo avrebbe neanche calcolato così come neanche l’altra, apparentemente, timida creaturina... seppur sembrasse che più che timidezza avesse qualche altro tipo di problema.




  14. .

    Stelle, a miriadi.
    Stelle vive.
    Stelle morte che, comunque, illuminavano ancora quel mondo.
    Ogni creatura lascia un’impronta nel mondo, viva o morta che sia...
    Proprio come fanno le stelle.



    Una cascata nero-argentea , che ricadeva morbidamente lungo il tessuto bianco che ricopriva la mia schiena, ondeggiava al mio passo.
    Un passo calmo, ma al tempo stesso deciso.
    In spalla portavo il borsone da viaggio, quello che ci serviva per sopravvivere negli spostamenti, il resto lo avremmo trovato nella stanza.
    Avevamo da poco attraversato il cancello in ferro battuto addentrandoci nel territorio del luogo in cui avremmo alloggiato per... ah, non so neanche io per quanto tempo.
    Vari lampioni costeggiavano il viale, illuminandolo con un fascio di luce dalla tonalità calda; quella sera però non ve ne era bisogno: molte stelle puntellavano il cielo blu e la luna... oh la luna era più luminosa che mai.
    Gli occhi saettavano da una parte all’altra, cercando d’imprimersi nella mente ogni immagine di quel luogo, era meglio iniziare fin da subito a fare una mappatura mentale del posto, tanto per essere sicura di non aver bisogno di aiuto per potermi orientare.
    Sentivo l’aria fresca pizzicarmi il viso dispettosamente.
    Sì, forse in quel momento avrei avuto decisamente bisogno di una mano.
    Qualche metro più in là, notai, vi erano due figure: una femminile e dalla scarsa statura, l’altra invece apparteneva ad un ragazzo e, al contrario della prima, sedeva comodamente su una panchina.
    Quella che sembrava essere una ragazzina stava incamminandosi decisamente verso il ragazzo; inclinai la testa da un lato fermandomi a pochi metri dai due, osservandoli quanto meglio mi fosse possibile.
    « Fammi un favore, muovi il culo e trova la stanza, non metterti a giocare con la prima gente che trovi. »
    « Shht, taci, ora è il mio turno, se non ti sta bene ciò che faccio tornatene nell’angolino da dove sei venuta.
    Non parlò più, ciò che fece fu semplicemente sbattermi contro la sua rabbia... certo, come se avesse il potere di toccarmi... anzi, forse qualche sentimento lo provocava in me.
    Ogni giorno bisticciavamo.
    Ogni giorno era divertente vederla arrabbiarsi ed irritarsi alle mie provocazioni. Lei sapeva insultarmi, io sapevo ferire il suo orgoglio.
    Infine mi rimisi in cammino, avvicinandomi alla panchina e poggiandovi sopra il borsone e il ginocchio destro mentre osservavo in maniera quasi scortese la figura maschile che vi sedeva.
    Altro moto d’irritazione da parte di Jillian per ciò che la mia mente elaborava; avrei potuto tenere per me i pensieri ma per quale ragione mi sarei dovuta priva del divertimento che mi procurava la mia dolce metà?
    Lunghi capelli castani che ricadevano su abiti scuri, quasi mimetizzandosi con essi, i pantaloni riflettevano tenuemente la luce del lampione, mentre i suoi occhi rossi si facevano notare in quel viso dai lineamenti neanche troppo duri.
    I miei occhi argentei guizzarono poi sulla più piccola figura della fanciullina che, a sua volta, stava arrivando.
    Aveva un aspetto delicato, quasi fragile... per come incorniciavano il viso i suoi capelli poi, sembravano voler evidenziare questo lato caratterizzante.
    « Posso sedermi qui? »
    Una semplice domanda, posta con un tono flebile, percepibile appena, ma che trasmetteva un calore alquanto... ambiguo.


  15. .
    Lady Flame ~'s Pg Card #1
    Jillian; Nijalil

    ZqM7G
    [STATO]

    » Nome: Jillian; Nijalil
    » Cognome: Lay
    » Soprannome: //
    » Sesso: Femmina
    » Età: 18
    » Classe: Luminous Star
    » Livello: 1
    » Punti Exp: 0
    » Gruppo sanguigno: 0 Rh+
    » Razza: Ibrida - Shinigami e Demone -
    » Segni particolari: Cicatrice all'altezza del plesso solare.
    » Abilità Innate: L’avere un corpo che contiene due anime da la possibilità, a Jillian e Nijalil, di distaccarsene temporaneamente; ovviamente non possono farlo nello stesso momento, bensì una delle due deve rimanervi all’interno. Questo genere di potere da loro la possibilità di attaccare l’anima del nemico ferendola.
    » Poteri: Controllo delle leghe metalliche.
    » Armi:
    - Sinéad in questo senso si dimostra essere l’arma perfetta per creature come Jillian e Nijalil.
    Leggera, semplice e con una lieve curvatura che le da un tocco d’eleganza.
    Questa katana non possiede alcuna guardia; il suo aspetto può essere definito semplice e pulito, senza alcun tratto di riconoscimento apparente.
    L’impugnatura non sembra possedere alcun carattere speciale, come nel complesso l’arma stessa, eppure solo le loro dita affusolate riescono ad impugnare alla perfezione quell’arma: essa sembra esser fatta appositamente per appartenere a loro ed a nessun altro.
    La lama raggiunge i sessanta centimetri di lunghezza, e viene sempre tenuta ben lucida dalla fanciulla mascolina.
    Fodero ed impugnatura sono fatti in un materiale che può apparir essere metallico, pur non avendone, al tatto, alcuna somiglianza: pur essendo liscio, infatti, risulta essere molto meno freddo e duro; la provenienza ed il nome sono a loro sconosciute.
    - Piccoli, precisi, letali.
    Le fanciulle non si sapevano accontentare di una sola arma, loro avevano bisogno di qualcos’altro, che fosse anche differente: i loro piccoli, dolci Nàide.
    Cosa sono precisamente?
    Semplice: pugnali. Un gruppo di pugnali da lancio che amano sfruttare. Il loro armamentario non poteva basarsi solo su un genere di arma, bensì preferivano averne di diversi tipi: una per ogni occasione.
    Jillian, al solito, è colei che ne ha più cura fra le due; sembra che le armi siano l’unica cosa a cui è particolarmente affezionata e che sappiano calmarla nei momenti di nervosismo.
    La lunghezza della lama si aggira intorno ai dieci centimetri; nulla di particolare, ha un semplice doppio filo e, naturalmente, una punta ben acuminata.
    Sul piatto della lama sono presenti delle incisioni, mentre l’impugnatura presenta cinque fori di alleggerimento.
    Leggeri, discreti, silenziosi .



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